Screening: la Asl ha attivato un numero verde per stabilire un filo diretto con l’utenza.
L’iniziativa, avviata dalla direzione dell’azienda sanitaria, ha l’obiettivo di sensibilizzare ulteriormente la popolazione sulla necessità di fare prevenzione e sottoporsi ai controlli periodici.
Il numero verde 800169326 è gratuito da rete fissa mentre, se si chiama dal cellulare, un avviso indirizza la telefonata al fisso 0862 368702 che prevede un costo in base al gestore prescelto.
Il filo diretto con la Asl è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 14.00, e dalle ore 15.00 alle 17.00. Agli operatori che rispondono si possono chiedere tutte le informazioni su come quando e dove fare gli accertamenti.
Modalità per i singoli screening
Per i controlli della mammella e del collo dell’utero la Asl invia lettere a domicilio dell’utente, fissando un appuntamento e indicando la struttura a cui rivolgersi.
Per la mammografia l’esame si effettua in ospedale mentre per il cervicocarcinoma occorre rivolgersi ai consultori familiari presenti sul territorio provinciale.
Nello screening del colon, invece, è lo stesso utente che provvede al prelievo delle feci tramite una provetta spedita dalla Asl a domicilio insieme a una lettera in cui spiega come eseguire l’operazione e a chi consegnare il materiale organico (centri di raccolta che si trovano nei distretti sanitari). E’ il cosiddetto esame di primo livello a cui seguono ulteriori accertamenti solo nel caso in cui l’analisi delle feci risulti positivo, cioè riveli delle anomalie. Allo screening del colon sono invitate a sottoporsi persone tra i 50-69 anni, così come per quello della mammella: in entrambi i casi i controlli vanno ripetuti ogni 2 anni. La prevenzione del cervicoarcinoma (tumore collo dell’utero) riguarda invece la fascia anagrafica 25-64 anni e l’intervallo di tempo in cui rifare l’esame varia da 5 o 3 anni a seconda dell’età della donna.
L’obiettivo della Asl, con scadenze diversificate in base alla programmazione, è controllare una popolazione di oltre 200 mila persone su tutto il comprensorio della provincia. Nello scorso anno, come totale dei tre tipi di screening, la Asl ha effettuato 21.605 esami, 5.300 in più rispetto al 2017.
Al numero verde 800169326, oltre alle informazioni sullo screening, si possono chiedere anche appuntamenti per fare la vaccinazione nell’area di L’Aquila.
Screening: la Asl ha attivato un numero verde per stabilire un filo diretto con l’utenza. L’iniziativa, avviata dalla direzione dell’azienda sanitaria, ha l’obiettivo di sensibilizzare ulteriormente la popolazione sulla necessità di fare prevenzione e sottoporsi ai controlli periodici. Il numero verde 800169326 è gratuito da rete fissa mentre se, si chiama dal cellulare, un avviso indirizza la telefonata al fisso 0862 368702 che prevede un costo in base al gestore prescelto. Il filo diretto con la Asl è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 14.00, e dalle ore 15.00 alle 17.00. Agli operatori che rispondono si possono chiedere tutte le informazioni su come quando e dove fare gli accertamenti.
Modalità per i singoli screening.
Per i controlli della mammella e del collo dell’utero la Asl invia lettere a domicilio dell’utente, fissando un appuntamento e indicando la struttura a cui rivolgersi. Per la mammografia l’esame si effettua in ospedale mentre per il cervicocarcinoma occorre rivolgersi ai consultori familiari presenti sul territorio provinciale. Nello screening del colon, invece, è lo stesso utente che provvede al prelievo delle feci tramite una provetta spedita dalla Asl a domicilio insieme a una lettera in cui spiega come eseguire l’operazione e a chi consegnare il materiale organico (centri di raccolta che si trovano nei distretti sanitari). E’ il cosiddetto esame di primo livello a cui seguono ulteriori accertamenti solo nel caso in cui l’analisi delle feci risulti positivo, cioè riveli delle anomalie. Allo screening del colon sono invitate a sottoporsi persone tra i 50-69 anni, così come per quello della mammella: in entrambi i casi i controlli vanno ripetuti ogni 2 anni. La prevenzione del cervicoarcinoma (tumore collo dell’utero) riguarda invece la fascia anagrafica 25-64 anni e l’intervallo di tempo in cui rifare l’esame varia da 5 o 3 anni a seconda dell’età della donna. L’obiettivo della Asl, con scadenze diversificate in base alla programmazione, è controllare una popolazione di oltre 200 mila persone su tutto il comprensorio della provincia. Nello scorso anno, come totale dei tre tipi di screening, la Asl ha effettuato 21.605 esami, 5.300 in più rispetto al 2017.
Al numero verde 800169326, oltre alle informazioni sullo screening, si possono chiedere anche appuntamenti per fare la vaccinazione nell’area di L’Aquila.