Il Segretariato regionale interverrà sull’area adiacente la chiesa di S. Maria della Misericordia in cui è avvenuto il ritrovamento dell’ossario sotterraneo.
A dirlo è l’architetto Augusto Ciciotti, referente, per il Segretariato, per la tutela storico-artistica e paesaggistica e per l’emergenza sisma nonché rup del progetto di restauro e recupero dell’edificio cinquecentesco.
Già lunedì i vigili urbani sono intervenuti per delimitare la zona con del nastro. Entro la fine della settimana, afferma Ciciotti, ci sarà un secondo intervento per transennarla con una recinzione: “Come Segretariato, abbiamo fatto un sopralluogo insieme ai tecnici del Comune. Nel giro di uno, massimo due giorni, l’amministrazione provvederà a sistemare una protezione provvisoria che servirà a impedire sia ai pedoni che alle auto di avvicinarsi alla botola da cui si accede all’ossario. Tutto ciò verrà fatto in attesa di riallestire il cantiere per il completamento dei lavori”. Questi ultimi sono stati suddivisi in tre lotti. I primi due, finalizzati al rifacimento e al consolidamento delle murature perimetrali e della parte esterna, sono costati 1 milione e 500 mila euro e sono terminati due anni fa. Il terzo e ultimo lotto, che servirà a recuperare gli interni, compresi gli affreschi tardo cinquecenteschi in perfetto stato di conservazione spuntati fuori dopo il sisma, è ancora in attesa del finanziamento.
“Abbiamo chiesto al ministero” spiega Ciciotti “di poter utilizzare delle risorse residuali di cui disponiamo che derivano da economie fatte grazie ai ribassi d’asta. Queste risorse, però, potrebbero non essere sufficienti per cui, a integrazione, ho predisposto anche una scheda di richiesta di ulteriori finanziamenti che ci consentirebbero di completare l’intervento con maggiore tranquillità. Nel progetto a cui stiamo lavorando, inseriremo sia il restauro degli apparati decorativi interni sia la sistemazione di tutta la fascia esterna dove si trova anche l’ossario. Già da tempo ragionavamo su come valorizzare quest’area, in cui si trova, tra l’altro, anche una scalinata che conduce a un altro cunicolo sotterraneo che attraversa la piazzetta e in cui è molto probabile che ci siano altri locali ipogei. C’è bisogno di un intervento integrato".
Per quanto riguarda i resti umani ritrovati, Ciciotti specifica che dovrà essere coinvolta la Asl: “Al momento non è previsto nessun intervento di svuotamento, vedremo come procedere in futuro, sono procedure molto delicate”.
Non si sa ancora, invece, se sarà ricostruito l’edificio che, prima del terremoto, si trovava alla destra della chiesa, nel punto in cui è stata rinvenuta la botola. “La chiesa, come tutto il complesso confinante” spiega Ciciotti “è attualmente di proprietà regionale. In passato era appartenuto all’ex Eca, l’ente comunale di assistenza, poi confluito in un ente regionale A causa dei gravi danni riportati dopo il terremoto, con Comune e vigili del fuoco decidemmo di smantellarlo. Nel progetto di restauro abbiamo ritenuto opportuno non ricostruirlo, anche per valorizzare maggiormente l’esterno della chiesa. Ma l’ultima parola spetterà alla proprietà”.