Mercoledì, 15 Gennaio 2020 16:10

A14, viadotto Cerrano: via libera del Mit a riapertura ma con prescrizioni. Aspi inoltra le relazioni alla procura di Avellino che avrà l'ultima parola

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C'è il parere favorevole del Ministero delle Infrastrutture al ripristino della circolazione dei mezzi pesanti sul viadotto Cerrano dell'autostrada A14, "purchè vengano rispettati l'obbligo di interdistanza non inferiore ai 100 metri, il limite di velocità a 60Km/h e il divieto di sorpasso".

Il Mit specifica, tuttavia, che la riapertura del viadotto dovrà essere autorizzata dalla Procura di Avellino. 

Stando alle verifiche svolte dall'Istituto nazionale delle saldature e alla modellazione della frana che insiste sull'infrastruttura, eseguita dall'Università La Sapienza di Roma, il Mit ritiene necessario un sistema di monitoraggio "dinamico della frana" sulle parti sensibili delle fondazioni e delle sottofondazioni del viadotto, in modo continuativo, attraverso sensori e rilievi topografici dei pali maggiormente sollecitati. Autostrade per l'Italia - aggiunge il Ministero - dovrà poi definire un piano adeguato di gestione delle emergenze da attivare oltre determinate soglie di allerta, essenziali per l'uso in sicurezza dell'infrastruttura che, se superate, comporteranno la chiusura del viadotto".

E sul punto, la Direzione di tronco di Pescara di Aspi ha informato di aver già presentato al dicastero "un piano di emergenza in essere sul viadotto Cerrano; preso atto del parere favorevole del ministero alla riapertura ai mezzi pesanti - chiarisce Autostrade per l'Italia - è stato inoltrato un pronto riscontro al Ministero per informarlo che è già in essere una procedura interna di gestione delle eventuali emergenze". Questa procedura "deriva dal sistema di monitoraggio tramite sensori già attivo sul viadotto, che prevede l'acquisizione continuativa h24 di dati, trasmessi da estensimetri, clinometri e sonde fisse installati sulla struttura. Il piano di emergenza viene attivato al superamento di determinate soglie di attenzione, validate dalla società specializzata Speri".

La Direzione di tronco, come richiesto dal Ministero, darà "immediato avvio alla condivisione della procedura con gli enti territoriali interessati, rendendosi disponibile a eventuali modifiche o integrazioni"; informa inoltre di aver dato avvio "ad una ulteriore campagna di indagine con lo scopo di installare gli ulteriori strumenti di misura dei movimenti del terreno richiesti dal ministero e già indicati nelle analisi tecniche svolte dai professionisti incaricati. Sulla base delle evidenze condivise - aggiunge Aspi - la Direzione di tronco presenterà a stretto giro nuova istanza all'autorità giudiziaria per la rimozione del divieto di transito al traffico pesante sul viadotto, ferme restando le altre limitazioni in atto".

In questo senso, il governatore Marco Marsilio ha informato che Aspi oggi stesso presenterà le relazioni al Gip di Avellino "per richiedere quantomeno il dissequestro del viadotto del Cerrano, quello che sta producendo maggiori disagi". Nel rispetto delle sue prerogative - ha aggiunto Marsilio - "vorrei sollecitare la procura di Avellino perché credo sia urgente far capire loro quali sono le conseguenze delle decisioni che stanno assumendo per l'Abruzzo".

In merito all’ipotesi di revoca delle concessioni autostradali, Marsilio ha ribadito che la Regione si farà trovare pronta qualora ci fosse una decisione del Governo in questo senso. "Siamo pronti anche a partecipare ad una fase nuova di confronto su come debbano essere meglio gestite le autostrade, anche per rendere maggiormente protagonisti i territori. Faccio presente che, nella attuali condizioni, sia la Regione che i Comuni subiscono la frustrazione di una sostanziale impotenza di fronte a decisioni che vengono prese sempre altrove e delle quali paghiamo le conseguenze in termini di costi, aggravio di traffico e sicurezza. Penso quindi che, per il futuro, un diverso coinvolgimento e un maggior ruolo delle Regioni sia assolutamente necessario".

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