La linea da tenere sulla questione è stata annunciata oggi, in conferenza stampa, al porto di Pescara, dai deputati del M5S e dalla candidata alla presidenza della Regione Sara Marcozzi.
Con una prima interrogazione parlamentare (con possibile question time mercoledì) e con una lettera firmata dal gruppo parlamentare sarà chiesto - hanno spiegato i pentastellati - di "avviare immediatamente una indagine epidemiologica nella Val Pescara per accertare le conseguenze" di quanto accaduto a Bussi mentre con un'altra interrogazione al ministero dell'Ambiente (anch'essa proposta come question time per mercoledi' prossimo) si chiederà "di avviare immediatamente le operazioni di bonifica, stanziando risorse statali aggiuntive e coinvolgendo le aziende colpevoli di tale disastro".
"E' assurdo - per i grillini - non coinvolgere già da subito la Montedison nelle operazioni di bonifica, con impegni finanziari ingenti: come al solito lo Stato si dimostra debole con i forti, e arrogante con i deboli. Chi ne sta facendo le spese sono i cittadini abruzzesi".
Il M5S punta l'indice, per questo "disastro ambientale, politico, sociale, sanitario" nei confronti di tutte le istituzioni.
"Il governo - sostengono i grillini - non è intervenuto in maniera decisa nell'affrontare il problema, sottovalutandolo e facendo prevalere le logiche lobbistiche di difesa dei poteri forti invece di tutelare i cittadini abruzzesi" mentre il presidente della Regione Gianni Chiodi e "soprattutto il commissario Adriano Goio non sono stati capaci neanche di spendere i primi 50 milioni stanziati per la messa in sicurezza del sito".
A Chiodi, poi, si contesta, come presidente della Regione, nonché commissario della sanità, di non aver divulgato "i dati dell'Agenzia sanitaria regionale sull'incidenza tumorale nella Val Pescara, non predisponendo oltretutto una immediata indagine epidemiologica come la gravita' dei dati richiederebbe".
Critiche rivolte anche a "molti amministratori locali, compreso il sindaco di Bussi, La Gatta, perché "tendono a confondere la questione dei pozzi dell'acqua potabile con il perdurare dell'inquinamento e delle nefaste conseguenze sul territorio a causa della mancata bonifica. La salvezza di Bussi, e di tutta la Val Pescara, passa per una immensa operazione di bonifica totale che potrebbe rappresentare la vera occasione di rilancio e sviluppo anche economico dell'area - conclude il M5S -. Idee come il cementificio o altre attività industriali rischiose sono criminali e darebbero solo illusioni agli stessi cittadini".