Giovedì, 02 Aprile 2020 16:38

Restart, Pietrucci: "Sbloccare i 10 milioni per l’accesso al credito delle PMI del cratere"

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"Nell’ambito del Programma ReStart per il rilancio economico e sociale del cratere sismico 2009, la precedente Giunta regionale propose – d’intesa con le parti sociali – una misura di sostegno al credito per le PMI. Dopo un difficile confronto col MISE, il CIPE, la Corte dei Conti e la Struttura Tecnica di Missione, due anni fa, esattamente il 28 febbraio 2018, il CIPE con la Delibera n. 25 assegnò 10 milioni di € per l’accesso al credito alle imprese e ai professionisti del cratere".

Lo scrive in una nota il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci che precisa come la Regione Abruzzo, presieduta all’epoca da Giovanni Lolli con due delibere (la DGR 43/2019 e la DGR 128/2019) "definì le procedure d’utilizzo delle risorse, individuando un Fondo di Garanzia operante per il tramite del sistema dei Confidi regionali. E così, finalmente, dopo ulteriori approfondimenti del CIPE e della Ragioneria dello Stato il 19 marzo 2019, il MISE ha accreditato a favore della Regione Abruzzo la somma di 7.779.693,63 € a valere sui 10 milioni assegnati. Da allora nulla è successo".

"Sarebbe bastato -sottolinea Pietrucci - dar seguito all’impostazione condivisa per consentire alle micro, piccole e medie imprese di accedere a questi fondi utilizzando un prezioso sostegno al credito per affrontare le difficoltà economiche, le spese d’esercizio, i costi delle attività".

"Non paghi della grave e colpevole inerzia, tempo fa gli assessori Febbo e Liris si sono addirittura vantati di aver “sbloccato” i fondi disponibili. Naturalmente, invece, il ritardo era tutto loro ed è continuato per altri lunghi mesi".

"E come se non bastasse, dopo quella “bufala”, sono rimasti ancora con le mani in mano fino ad oggi: fino alla Delibera 166 del 24 marzo 2020 che però dimezza le risorse a disposizione. La Giunta regionale, infatti, per sostenere l’accesso al credito delle piccole imprese, ha deciso di utilizzare solo il 50% del fondo tramite i Confidi, cioè solo 5 milioni di € anziché i 10 milioni previsti e disponibili, senza specificare come, quando, dove e con quale strumento utilizzare i 5 milioni restanti. Con il rischio concreto che, modificando in modo arbitrario e unilaterale la decisione del CIPE, possa essere invalidata e bloccata tutto la procedura".

"In un momento drammatico come questo, col blocco economico prodotto dalla pandemia che infierisce su piccole imprese già normalmente in difficoltà - conclude Pietrucci - è gravissimo perdere tempo e ridurre le risorse disponibili giacenti da un anno nelle casse della Regione".

Ultima modifica il Giovedì, 02 Aprile 2020 16:51

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