Lunedì, 13 Aprile 2020 15:43

In quarantena in tenda senz'acqua corrente, il Pd scrive a Biondi

di 

A svelare la notizia era stato il sito mediasociale.it, una settimana fa: due cittadini senza fissa dimora, uno di nazionalità belga e l’altro proveniente dal Gambia, arrivati all’Aquila dal Nord Italia, si trovavano, con l’obbligo di quarantena domiciliare per quindici giorni, in una tenda a ridosso della struttura sportiva di Centi Colella. La protezione Civile l’aveva messa a disposizione insieme a un generatore elettrico e a un bagno chimico, ma i due - aveva raccontato Alessandro Tettamanti - erano senza acqua corrente, in condizioni igieniche molto precarie.

E' passata la Pasqua, sta passando la Pasquetta: i due cittadini sono ancora lì, dimenticati dalle Istituzioni.

Una vergogna per la nostra città.

Entrambi i cittadini erano stati ricoverati in Ospedale; non presentando sintomi l’azienda sanitaria li ha dimessi, ma i due non hanno potuto beneficiare d'accoglienza nei centri di ricovero per senza tetto in quanto, per prassi e per la salute di tutti, debbono restare in isolamento. Il Comune se ne è sostanzialmente disinteressato, sebbene vi siano diversi alloggi vuoti che potevano essere messi a disposizione.

Da più di una settimana, dunque, si stanno occupando di loro, tramite un affidamento informale a cui ha fatto da tramite la Questura, alcune associazioni di volontariato come Fraterna Tau e 180amici Onlus che pensano ai pasti e alla salute mentale.

Per questo, il Pd dell'Aquila ha scritto una lettera aperta al sindaco Pierluigi Biondi. "Caro Sindaco - si legge - durante questi giorni di Pasqua tutti gli aquilani hanno potuto notare la presenza di una tenda blu della Protezione Civile nel piazzale antistante il complesso sportivo di Centi Colella. Un'immagine che evoca nelle nostre menti ricordi lontani ma dolorosi e traumatici. In quella tenda sono 'ospitate' due persone senza fissa dimora, assistite, in questo momento, esclusivamente dalla generosità della rete di solidarietà attiva in città. Caro Sindaco, a te che sei il primo cittadino dell'Aquila, chiediamo se veramente è questo il modo di poter trattare due persone meno fortunate, da parte di una città che ha ricevuto tanto in termini di solidarietà e aiuto".

Aggiungono i firmatari Emanuela Di Giovambattista (Segretario Unione comunale PD AQ), Stefano Palumbo (Capogruppo), Stefano Albano (Consigliere Comunale), Carlo Benedetti (Presidente Unione comunale) e Pietro Di Stefano (Presidente Provinciale PD): "La città del Perdono e che si è candidata a Capitale della Cultura può consentire questo? Fino ad oggi L'Aquila è stata una città in cui il problema dei senza fissa dimora non è mai stato percepito, grazie alla rete del volontariato che ha, da sempre, fatto la sua parte. Ora, a causa dell'emergenza sanitaria che impone la restrizione dei nuovi ingressi, questa rete ha difficoltà oggettive nell'accoglienza di nuove persone ed il problema emerge in tutta la sua drammaticità. Ma l'amministrazione comunale non può voltare la faccia dall'altra parte, ritenendo che sia un problema che non la riguarda. Dall'esperienza delle tende blu del sisma oggi abbiamo alloggi, CASE e MAP, ove poter ospitare persone in palese difficoltà. Alloggi, oggi in gran parte vuoti e a disposizione del Comune, dove è possibile collocare anche temporaneamente queste due persone con il supporto del volontariato sociale per quanto riguarda le necessità di base. Questa soluzione, di facile e veloce attuazione, permetterebbe a questi due cittadini meno fortunati di avere un tetto sopra la testa per poter effettuare il distanziamento sociale e per poter avere a disposizione i mezzi per un'adeguata igiene che, in questa emergenza sanitaria, sono fondamentali per ridurre il rischio di contagio. Caro Sindaco, difendere il diritto alla salute e ad un alloggio adeguato per le persone più vulnerabili è un imperativo sociale, morale e cristiano sempre ma soprattutto nei momenti di emergenza, come quella che stiamo vivendo". 

Ultima modifica il Lunedì, 13 Aprile 2020 16:09

Articoli correlati (da tag)

Chiudi