L’azienda aquilana Edilfrair ha inviato all’Aric, l’Agenzia regionale di informatica e committenza, una lettera per chiedere chiarimenti in merito alle modalità di espletamento della gara d’appalto per l’affidamento della realizzazione dell’ospedale Covid di Pescara, vinta dalla Omnia Servitia dell’imprenditore teatino Antonio Colasante.
L’aggiudicazione definitiva c’era stata venerdì scorso, con una determina dirigenziale dell’Aric (stazione appaltante).
La Omnia Servitia ha vinto con un ribasso del 29,570%. Alla gara, che si è svolta con una procedura negoziata, erano state invitate 11 aziende, ma a rispondere erano state in otto [Tutta la vicenda è ricostruita QUI].
Tra queste c’era anche la Edilfrair, arrivata poi seconda alle spalle di Omnia Servitia.
Ora, però, l’azienda di Gianni Frattale, come si legge nella lettera inviata all’Aric, “al fine di veder osservati i principi di legalità, trasparenza e par condicio”, vuole delucidazioni su alcuni aspetti della procedura.
Frattale chiede anzitutto di “verificare se la ditta Omnia Servitia srl, alla data dell’offerta, era iscritta alla White List della prefettura di Pescara. Ciò in conformità alla lettera di invito, la quale, ‘a pena di esclusione’, richiedeva una ‘dichiarazione in ordine all’iscrizione alla White List della competente prefettura’”.
Edilfrair domanda a Aric anche di “confermare o meno la notizia, appresa dalla stampa, secondo cui i rappresentanti di alcuni operatori economici partecipanti alla gara abbiano assistito all’apertura delle offerte. A tale proposito la scrivente non ha ricevuto alcuna comunicazione in merito”.
Altro punto sulla quale Edilfrair vuole vederci chiaro è una richiesta di integrazioni avanzata dall'Aric.
Il 16 aprile, il giorno dopo la scadenza del termine ultimo per la presentazione delle offerte (che era stato fissato alle 17:30 del 15 aprile), il Rup del procedimento invia all’azienda, alle 16:14, una lettera per chiedere dei chiarimenti sul costo della manodopera, “ai sensi dell’articolo 95 comma 10 e dell’articolo 97 comma 5 lettera D” del Codice degli appalti pubblici (Dlgs. 50/2016). La Edilfrair risponde ma il giorno dopo, alle 19:49, riceve un’altra richiesta di integrazioni, sempre relativamente ai costi della manodopera (inerenti i punti a, b e c del comma 4 dell’articolo 97 del Codice). Nella richiesta viene fissato, come termine perentorio per la risposta, pena l’esclusione dalla gara, le 22 dello stesso giorno: 2 ore dopo l’invio della mail da parte del Rup.
“Premesso” scrive Edlifrair “che tale documentazione integrativa è stata comunque inviata entro il termine concesso, alle ore 21:58, va evidenziato che l’assenza di un progetto definito posto a base di gara non avrebbe reso possibile una simile richiesta e che in condizioni di normalità l’articolo 97 c. C prevede che per le giustificazioni di cui si parla la stazione appaltante concede un termine non inferiore ai 15 giorni”.
“Va quindi rimarcata” conclude la lettera “l’evidente illegittimità e strumentalità della richiesta, con imposizione di un termine ad horas. Ovviamente, in assenza dei necessari chiarimenti predetti, la scrivente dovrà, suo malgrado, procedere alle necessarie azioni legali a tutela dei propri interessi”.
La diffida di Omnia Servitia srl
La Omnia Servitia Srl
Premesso che dalla rassegna stampa odierna si è appreso che la Edilfrair Costruzioni Generali S.p.A. ha avanzato dubbi sulla iscrizione della Omnia Servitia Srl nella white list della competente Prefettura;
Considerato che tale dubbio non sussiste poiché la scrivente impresa è regolarmente iscritta white list presso la Prefettura di Pescara;
Considerato altresì che l’iscrizione risulta da atti pubblici ed è dunque oggettiva, conosciuta e comunque agevolmente conoscibile sia dalla Edilfrair che dai terzi e dagli stessi organi di informazione;
Rilevato che la strumentale ingiustificata e ampia diffusione di dubbi inesistenti sia sulle qualità imprenditoriali della Omnia Servitia Srl sia sulla regolarità e correttezza del comportamento imprenditoriale della stessa ha prodotto e produce alla scrivente società discredito e danni gravissimi e ingentissimi
Tanto premesso, considerato e rilevato
la Omnia Servitia Srl Diffida Chiunque dal diffondere dubbi inesistenti sulla iscrizione della Omnia Servitia Srl nella white list della prefettura di Pescara rettificando immediatamente, e con le medesime modalità con cui sono state in precedenza rese, le comunicazioni erroneamente diffuse