L’istituto comprensivo San Demetrio-Rocca di Mezzo sarà intitolato a Cesira Fiori.
La decisione è maturata al termine di un percorso partecipato che ha coinvolto tutto il personale e le 12 amministrazioni comunali afferenti all’istituto.
La nota del dirigente scolastico Antonio Lattanzi
Cesira Fiori, nata a Roma il 25 novembre 1890, conseguì il diploma di maestra elementare e iniziò la sua carriera a Velletri, aderì al movimento per l'istruzione nell'Agro romano e si dedicò molto al problema della emancipazione femminile.
Nel 1928 il governatore di Roma decretò il suo allontanamento dalla scuola per incompatibilità politica e nel 1933 venne arrestata, condannata a 5 anni di confino nell’isola di Ponza e nel 1939 trasferita a San Demetrio né Vestini.
Nel giugno 1944 Cesira Fiori venne nominata dal locale Comitato di liberazione nazionale sindaco di San Demetrio. Sebbene contestata dalle forze conservatrici, l'amministrazione da lei guidata restò in carica cinque mesi.
Nell'ottobre 1944 fece ritorno a Roma, dove riprese l'insegnamento nelle scuole e si dedicò all'organizzazione del sindacato degli insegnanti;
Cesira Fiori morì a Roma il 9 gennaio 1976.
La circostanza che Cesira Fiori sia stata una maestra e una militante antifascista esiliata a San Demetrio diventandone anche Sindaco ne ha fatto, a nostro avviso, la figura più adatta a cui intitolare l’Istituto.
Era stata prevista una cerimonia di intitolazione, alla presenza del Ministro Lucia Azzolina per la prima decade di marzo ma lo sviluppo impetuoso della infezione da COVID-19 ha reso impossibile tale manifestazione.
Pertanto abbiamo deciso comunque di apporre la targa con la denominazione sulla facciata della Sede Centrale dell’Istituto a San Demetrio e di farlo nella ricorrenza del 25 aprile.
In questo periodo in cui tutti gli italiani sono costretti in casa e la scuola sta continuando faticosamente con la Didattica a Distanza, è opportuno ricordare il sacrificio di Cesira Fiori e di tanti altri connazionali che in tempi bui per il nostro paese hanno speso la loro vita per far sì che l’Italia tornasse ad essere un paese libero e democratico.