“L’inizio di un nuovo anno scolastico rappresenta l’occasione per fare il punto su criticità, problematiche e prospettive del sistema scolastico. Ci piacerebbe lanciare messaggi di ottimismo ma la realtà che abbiamo di fronte è tutt’altro che rosea e, a pochi giorni dall’inizio del terzo anno scolastico in pandemia, è evidente che le misure adottate siano del tutto inadeguate a fronteggiare una situazione di emergenza ormai stagnante”.
A lanciare l’allarme è la FLC CGIL della provincia dell’Aquila che, in una conferenza stampa tenuta dalla segretaria provinciale Miriam Anna Del Biondo, dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo San Demetrio-Rocca di Mezzo Antonio Lattanzi, e da Pino La Fratta, segretario Regionale della FLC Abruzzo e Molise, ha sottolineato come il tema della riapertura dell’anno scolastico si inserisca all’interno di un quadro complessivo preoccupante, in cui “la discussione sul green pass, specialmente in Abruzzo dove più del 90% del personale scolastico risulta vaccinato, appare strumentale e finalizzata ad oscurare la mancanza di soluzioni strutturali e definitive”.
Il contesto scolastico regionale, è stato evidenziato, è immutato rispetto allo scorso anno in tema di misure di prevenzione e presenta le medesime dotazioni di personale, di capienza dei locali e di organizzazione dei trasporti, considerando che l’aumento della percentuale di riempimento dei mezzi (dal 50 all’80%) compensa il passaggio della didattica in presenza dal 75 al 100%.
“In Abruzzo - ha spiegato Del Biondo - sono 88mila gli studenti e le studentesse under 12 che non possono vaccinarsi. Inoltre la scuola è frequentata anche da lavoratori e lavoratrici che non hanno l’obbligo di green pass”. Ci sono poi le criticità che affliggono il sistema dell’edilizia scolastica, “non solo all'Aquila, dove a dodici anni dal sisma si continua a stare nei musp e dove l’unica scuola ricostruita, la Mariele Ventre, non ha spazi sufficienti ad ospitare tutte le classi, ma in tutta la provincia, a partire da Sulmona dove ancora non si riesce a trovare un locale per il CPT che potrebbe, se ben accolto e potenziato, rappresentare una grande risorsa per la città. Ricominciamo l’anno scolastico senza certezze dal punto vista sanitario, con spazi inadeguati a garantire il distanziamento e senza l’attivazione, che sollecitiamo da tempo, di presidi sanitari che in ogni scuola garantiscano screening e tracciamento. Appare evidente che da sola la vaccinazione, che resta necessaria, non basta”.
Per garantire la frequenza in classe in presenza e in sicurezza, inoltre, è necessaria non solo l’assegnazione alle scuole per tutto il prossimo anno scolastico di un contingente di organico aggiuntivo “Covid” ma anche l’individuazione di modalità di reclutamento rapide e chiare dal punto di vista normativo, per la copertura di tutti i posti che, anche quest’anno, saranno affidati ai docenti e ATA precari.
“L’organico aggiuntivo “Covid”, che vede tra i parametri per l’assegnazione l’indice di fragilità del territorio, viene ora pensato come organico per il recupero degli apprendimenti - ha spiegato Lattanzi - Sulla base dei risultati delle prove Invalsi 2019, per la sola fragilità, all’Aquila sono assegnati circa 2milioni e 300mila euro su un totale di 3milioni e 200mila euro circa. Ma a fronte di fragilità dovute a un sistema non calibrato sulle aree interne, in cui il fenomeno dello spopolamento è inesorabile, le risorse di organico aggiuntivo sono tardive, esigue e nemmeno garantite per tutto l’anno ma solo fino al 31 dicembre. E poi?”. Ai problemi legati all’emergenza sanitaria si sommano quelli strutturali.
E relativamente agli organici a pesare è anche l’annosa questione dei tagli, che negli ultimi anni hanno colpito per lo più il personale ATA. “La mancanza di numeri sufficienti di personale ATA, tecnico e amministrativo - ha sottolineato Lattanzi - rende sempre più difficoltosa la routine scolastica, nelle segreterie gravate dall’informatizzazione delle procedure e per le mansioni di pulizia e sorveglianza, di spettanza dei collaboratori scolastici che, in pandemia, devono anche provvedere all’igienizzazione per contenere il contagio da Covid”.
Non secondario è il problema del precariato che riguarda tutto il personale scolastico. “Stando ai dati aggiornati ad oggi, nella provincia dell’Aquila, in totale, hanno avuto un incarico annuale, al 30 giugno o al 31 agosto, con procedura informatizzata, 766 docenti tra tutti gli ordini di scuola. Molti dei posti riguardano il sostegno, dove si continua a scegliere il precariato come pratica costante. Le operazioni del personale ATA, ad oggi sono ancora in fase di svolgimento. Ad oggi sono stati assegnati, per supplenze annuali, 113 collaboratori scolastici, 8 assistenti amministrativi e 6 unità tra gli altri profili”.
Non solo. In provincia dell’Aquila vi sono ben 11 scuole in reggenza dove, spesso, oltre ai Dirigenti Scolastici mancano anche i DSGA (direttori servizi generali e amministrativi). "Il Ministro dell’istruzione ha autorizzato solo un contingente di 6 posti di Dirigente Scolastico nella regione Abruzzo e nessuno di questi è arrivato nella nostra provincia. E una scuola in reggenza è una scuola fragile, dove il Dirigente reggente non può che svolgere l’ordinaria amministrazione e questo porta ad indebolire le istituzioni scolastiche che perdono potere contrattuale. E guarda caso le scuole in reggenza sono scuole delle aree interne. Da Pescasseroli a Raiano; da Sulmona a Roccaraso; da Gioia dei Marsi a Balsorano e così via".
“Le misure attuate finora - ha concluso La Fratta - sono assolutamente insufficienti. Urge l’attivazione di procedure, servizi e risorse anche a livello locale. Lo abbiamo ripetuto più volte che per riprendere in presenza e in sicurezza è necessario aumentare l’organico, potenziare il sistema dei traporti che deve tenere conto anche delle peculiarità delle aree interne, prevedere misure di reclutamento chiare e rapide che non tengano conto soltanto di parametri numerici ma anche delle caratteristiche del territorio e della collocazione dei vari plessi scolastici. E’ necessaria una contrattazione sociale, una progettazione territoriale concertata e organica”.