Una buona notizia. Sono stati revocati i licenziamenti annunciati dal Cta, il consorzio che gestisce in subappalto le linee 'marginali' dell'Ama che - stando al piano di riorganizzazione dell'azienda - verranno sensibilmente ridotte.
La decisione è arrivata ieri, nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato il direttore generale della ex municipalizzata, Angelo De Angelis, e il sindacalista della Filt-Cgil, Domenico Fontana. "Abbiamo ottenuto il ritiro delle lettere di licenziamento che erano già state recapitate a 7 autisti del Cta, senza preavviso e senza concertazione", ha spiegato Fontana. "Un atto unilaterale del consorzio, diretta conseguenza del piano industriale dell'Ama. E' stato quindi deciso di sospendere, ma non revocare, lo stato di agitazione del personale proclamato dopo la bocciatura del piano che prevede solo tagli lineari e la soppressione di numerose corse dei bus urbani. Resta in piedi la procedura di raffreddamento in prefettura, in attesa del prossimo incontro, fissato per il 14 aprile alle 15:30 nella sede del Consorzio. In quella sede - ha concluso il sindacalista - si dovranno individuare soluzioni in grado di tutelare l'attuale occupazione facendo in modo che gli eventuali sacrifici vengano ripartiti tra tutti i dipendenti".
In altre parole, si va verso la cassa integrazione per tutte le maestranze. Fontana, a margine della riunione della I Commissione Consiliare, riunita per discutere del rinnovo del contratto di servizio con Ama, aveva spiegato a NewsTown che la decisione del Consorzio non era affatto lecita: "Al Cta sono affidatari di un servizio pubblico e hanno violato le normative previste nel settore e cioè che in costanza con la procedura attivata non vi siano azioni unilaterali. Chiediamo che gli sia rescisso il contratto di affidamento".
Ora, il passo indietro del Consorzio. In attesa di capire cosa accadrà il 14 aprile.