“L’Aquila può essere un esempio per il Paese non solo per il livello di sicurezza e qualità della ricostruzione post sisma ma anche per le buoni prassi attuate sui luoghi di lavoro a tutela della salute pubblica. Le strade da percorrere, a mio avviso, sono due. La prima è quella di un emendamento al prossimo ‘decreto rilancio’ per prevedere un contributo aggiuntivo alle imprese impegnate nella ricostruzione dei comuni colpiti dal sisma 2009 per sostenere i maggiori oneri legati all’emergenza Covid-19. Un’altra è quella di richiedere, attraverso la Struttura tecnica di missione, la possibilità di riconoscere un indennizzo per le aziende in considerazione della particolarità della situazione aquilana e dei territori terremotati undici anni fa, nei quali è concentrata una quantità di cantieri anomala rispetto al contesto italiano. In entrambi i casi il Comune dell’Aquila è pronto a fare la sua parte”.
Lo ha detto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso dell’incontro che si è tenuto stamane nell’auditorium Ance a cui hanno partecipato i rappresentanti di categorie produttive, associazioni imprenditoriali, datoriali, amministratori di condiminio, Asl, Usra Camera di Commercio e l’assessore comunale alla Ricostruzione, Vittorio Fabrizi, per fare il punto sui processi di rinascita delle aree colpite dal sisma e la ripresa delle attività nel più grande cantiere d’Europa.
Riferendosi all’ordinanza sindacale del 30 aprile scorso il primo cittadino ha spiegato che “ogni atto è perfettibile, tanto è vero che è stato integrato con un addendum concordato con gli ordini professionali. Compito del sindaco è quello di tutelare la salute dei concittadini. Il provvedimento con cui si dispone l’obbligo di tamponi per coloro che operano nei cantieri non deroga a leggi sovraordinate ed è coerente con la normativa di riferimento. Di contro, su 1500 tamponi effettuati, sino ad oggi non è stato registrato alcuna positività al coronavirus. Dobbiamo mantenere questo trend che la città mantiene dal 19 aprile e sino ad oggi le ha consentito di essere risparmiata dai devastanti effetti della pandemia”.
Posto che da ciò che è in essere non si torna indietro - ha ribadito Biondi - “l’amministrazione è pronta ad ascoltare contributi e proposte costruttivi per poter proseguire nell’azione di sostegno al tessuto economico-produttivo di questa terra per il quale sono state intraprese iniziative significative: dall’abbattimento dei costi per l’occupazione di suolo pubblico, alla velocizzazione dei tempi di liquidazione dei Sal sino all’ultimo provvedimento con cui è possibile chiedere un anticipo delle rate degli stessi esulando dal raggiungimento dell’importo minimo stabilito nel contratto sottoscritto con il committente”. “Il clima di collaborazione e spirito di condivisione registrato nella riunione – ha concluso il primo cittadino – dimostrano che, al netto delle diverse posizioni, il minimo comun denominatore di tutti – istituzioni, imprese, sindacati – è quello di contribuire a radicare un modello virtuoso di ricostruzione, in cui salvaguardia della salute e del diritto d’impresa siano complementari e non antitetici e confliggenti”.