Venerdì, 22 Maggio 2020 09:11

Fase 2, Abruzzo: si a spostamenti in comuni o province confinanti di altre Regioni previo accordo congiunto tra Istituzioni. Per ora, si potrà andare nei comuni confinanti delle Marche

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Consentiti, dai governatori dell'Abruzzo e delle Marche, Marco Marsilio e Luca Ceriscioli, gli spostamenti tra i comuni o le province di confine delle due regioni.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato ieri sera  il decreto numero 41 inerente lo spostamento tra province confinanti di regioni diverse. A decorrere da sabato 23 maggio, si legge nel provvedimento, "previa comunicazione congiunta da parte dei presidenti delle Regioni, dei presidenti delle Province o dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti ai prefetti competenti, sono consentiti gli spostamenti anche al di fuori della Regione Abruzzo, nei limiti della provincia o del comune confinante, da parte di coloro che risiedono in province o comuni collocati a confine tra l’Abruzzo e le altre Regioni".

Per le violazioni sono previste sanzioni di 400 euro.

Il decreto è stato caldeggiato da sindaci e istituzioni della zona del Piceno, dalla Provincia di Teramo e dai centri abruzzesi di Ancarano, Civitella del Tronto, Sant'Egidio alla Vibrata, Controguerra, Colonnella e Martinsicuro. Non è escluso che anche il Molise adotti un analogo provvedimento, mentre per il momento non c'è la possibilità che ci si possa spostare nel Lazio, in quanto il governatore, Nicola Zingaretti, ha espresso ferma opposizione.

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ieri ha fatto presente che "l'apertura agli spostamenti tra regioni dipenderà dalle condizioni sanitarie. Se è una regione a basso rischio, probabilmente sarà consentito lo spostamento dal 3 giugno - ha spiegato il ministro facendo una valutazione su scala nazionale - un sistema di monitoraggio ci consente di sapere se una regione è a basso, medio o alto rischio. Se una regione risulta ad alto rischio, di sicuro non potrà ricevere ingressi da altre regioni, ma speriamo non sia così. Sulla mobilità interregionale chiedo di avere ancora un po' di pazienza - ha ribadito Boccia - oggi le regioni italiane sono tutte a basso rischio e tre a medio rischio, ma sono dati che ci lasciamo alle spalle. Spero che la settimana prossima diventino tutte a basso rischio".

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