"Le parole del premier Conte sulla volontà di realizzare l’alta velocità tra Roma e Pescara vanno nella direzione da noi auspicata: ora si passi subito dalle parole ai fatti".
È positivo il commento delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati abruzzesi sull’annuncio dato ieri, mercoledì 3 giugno, dal presidente del Consiglio, relativo all’ipotesi di rinnovamento della rete dei trasporti che interesserà anche la nostra regione. “Le parole di Conte – dicono CGIL, CISL e UIL - sono di fatto il riconoscimento delle istanze di crescita territoriale che portiamo avanti da tempo, soprattutto perché l’alta capacità ferroviaria in termini di passeggeri e merci è un fattore indispensabile dell’infrastrutturazione del corridoio Tirreno-Adriatico nell’ambito delle reti Ten-t, da tempo individuato come strategico per lo sviluppo dell’Abruzzo, e su cui sono attese a breve le decisioni finali a livello europeo. Uno sviluppo che, lo ribadiamo, deve necessariamente mettere insieme snodi viari, logistici e portuali sul nostro territorio in grado di connettere velocemente est e ovest dell’Europa con la zona economica speciale (ZES), ulteriore volano di un sistema economico locale che sappia attrarre investimenti, da tempo al palo per questioni burocratiche ormai non più giustificabili. Per questo – concludono – continueremo a tenere alta la guardia affinché gli annunci si possano concretizzare in tempi ragionevoli, continuando a sollecitare tutti i livelli istituzionali, come abbiamo fatto nei giorni scorsi scrivendo al ministro del Sud Giuseppe Provenzano”.
"Non eravamo visionari e ora tutti insieme per un unico obiettivo: portare a Bruxelles la trasversalità Barcellona - Ploce passando per Ortona", il commento di Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti Pescara, da anni in prima linea nel sostenere il rilancio delle infrastrutture come volano di crescita e la centralità dell’Abruzzo nelle reti transnazionali Ten-T. "Finalmente è stata detta una parola chiara, autorevole e lungimirante sul futuro dell’Abruzzo, collocando inequivocabilmente le infrastrutture della nostra Regione al centro della politica nazionale".
CGIL, CISL e UIL con Confindustria Chieti-Pescara, CNA Chieti, CNA Pescara, Confesercenti Chieti, Confesercenti Pescara plaudono quindi all'intervento del premier Conte che si pone come un "fondamentale tassello di riconoscimento dell’importanza strategica dell’asse trasversale Est-Ovest, Civitavecchia-Pescara-Ortona come unico corridoio possibile del Paese. Attivare il corridoio significherà per l’Abruzzo diventare la piattaforma logistica del centro Italia: il nostro aeroporto e le altre nostre infrastrutture diverranno interconnesse strettamente alla rete logistica a servizio dell’area di Roma e del Centro Italia. Ortona sarà il porto di Roma sull’Adriatico. Il rilancio dell’economia abruzzese passa attraverso le potenzialità derivanti dall’alta velocità ma soprattutto di alta capacità riferita alla movimentazione di merci. Solo così la ZES sarà veramente attrattiva".
Dubbi vengono espressi, invece, dall'Osservatorio mobilità di Federconsumatori. "Da decenni gli abruzzesi (e gli 'adriatici' in generale) vivono una condizione di notevole disagio nel campo dell'offerta ferroviaria. C'è stato un continuo peggioramento del servizio tra Pescara e Roma: nel 1970 i treni impiegavano 3h e 3' per viaggiare tra le due città, e i collegamenti erano sei; oggi i treni più veloci impiegano 3h e 22', inoltre i collegamenti sono ridotti a tre. Sulla linea adriatica il confronto con altre realtà nazionali è ancora più sconfortante: non abbiamo l'Alta Velocità, ma abbiamo prezzi superiori all'Alta Velocità. Abbiamo prezzi superiori all'Alta Velocità, ma utilizziamo per le Frecce Rosse mezzi di trasporto che Olanda e Belgio hanno rifiutato anche per il trasporto regionale. Abbiamo treni chiamati Freccia Rossa solo per poter estorcere altissimi prezzi dei biglietti ai nostri concittadini. Si chiamano Freccia Rossa ma effettuano fermate da intercity, a differenza dei veri Freccia Rossa in circolazione sulla Napoli-Roma-Milano. Non riusciamo a raddoppiare la trentina di chilometri di binario ancora esistenti a sud di Termoli; non riusciamo ad ottenere la possibilità che i nostri abbonati possano disporre della Carta Tutto Treno per pagare un prezzo inferiore degli abbonamenti (Carta che hanno la facoltà di acquistare tutti gli abbonati da Lecce a Milano). Non riusciamo a collegare con treni regionali Pescara a Foggia, collegamenti che sono esistiti per un secolo e che adesso sono stati cancellati per offrire un servizio peggiore a costi superiori. Non siamo capaci di organizzare un collegamento ferroviario decente tra Pescara e L'Aquila, abbiamo cancellato il servizio Pescara-Napoli che sarebbe utilissimo in una fase di sensibilità ecologica come quella attuale".
Eppure il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affermato che 'l'anno che verrà' sarà tutto diverso. "Avremo l'Alta Velocità e il raddoppio sulla linea adriatica (a proposito: il doppio binario da Pescara a Lecce c'è da anni, mancano solo una trentina di chilometri a sud di Termoli). Avremo addirittura l'Alta Velocità tra Pescara e Roma. Da anni non riusciamo a raddrizzare neanche una curva su questo antico tracciato ferroviario e adesso avremo l'Alta Velocità. Bene, bene. E' mancato solo che il Primo Ministro dicesse che l'anno che verrà 'sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, anche i muti potranno parlare mentre i sordi già lo fanno'", ironizza Federconsumatori. "Naturalmente se poi il premier Conte riuscisse davvero a realizzare l'Alta Velocità tra Pescara e Roma e lungo la linea adriatica noi saremmo prontissimi a chiedere scusa per aver dubitato. Ma da anni siamo in campagna elettorale sulle linee ferroviarie abruzzesi: tutti promettono tutto, e la situazione dei pendolari peggiora sempre più".