Polemiche per la decisione di Regione Abruzzo di "riscrivere" per l'emergenza Covid-19 le regole ultracentenarie del calcio e del basket.
Ha fatto storcere il naso a molti l'ordinanza numero 72 firmata, ieri sera, dal presidente Marco Marsilio per consentire la ripresa delle attività amatoriali dei due sport, non ancora prevista a livello nazionale in attesa che venga normata dal prossimo Dpcm, sebbene a condizioni assai particolari, attorno ad otto linee guida piuttosto bizzarre: "È consentito il tocco del pallone con le mani solo ed esclusivamente se muniti di guanti", e poi "è vietata la marcatura ad uomo", il pallone può essere "recuperato solo tramite intercetto e non tramite il contrasto" e "sono vietate le scivolate".
"Non riscriviamo le regole del calcio, solo l'IFab può farlo per conto della Fifa", ha commentato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. "Il ministero per lo Sport ha emanato i protocolli per l'attività di base su indicazione del Cts e auspico che si adottino ovunque scrupolosamente", ha detto all'Ansa.
"È come dire che non si può giocare - gli fa eco l'allenatore abruzzese Massimo Oddo - Non si possono fare le cose a metà, e lo dico senza nessuna polemica ci mancherebbe. In questo modo e con queste prescrizioni diventa impossibile praticare uno sport che è di squadra, come il calcio".
Discussa anche l'imposizione dell'uso dei guanti in uno sport come il basket fondato sul "ball handling", sul controllo della palla con le mani, e sicuramente uno sport di contatto.
Paolucci: "Una barzelletta, Marsilio ritiri ordinanza"
“A furia di anticipare il Governo con le ordinanze di riapertura, stavolta Marsilio è andato oltre e con l’ordinanza n. 72 lo ha addirittura superato, arrivando persino a riscrivere le regole di alcuni sport in chiave Covid, tanto da spiazzare anche le federazioni sportive e facendo diventare l’Abruzzo un caso comico nazionale".
Ad affermarlo è il capogruppo del Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci.
"Il Presidente rilegga bene cosa ha ordinato e torni sui suoi passi, annulli l’ordinanza e restituisca al calcio, alla pallavolo, alla pallacanestro le storiche marcature, scivolate e i contrasti prima che quest’ennesima gaffe targata centrodestra diventi una barzelletta".
"A meno che non voglia fare un gigantesco biliardino, Marsilio revochi l’ordinanza, scritta senza un supporto tecnico davvero preparato, o, quantomeno, senza il supporto di chi ha la giusta competenza per innovare. La sua nuova perla amministrativa sta mobilitando tutto il mondo sportivo e non è solo la politica a farci una pessima figura, ma tutta la nostra comunità".
"Da ex assessore allo Sport sono convinto che anche in situazioni emergenziali si possa trovare il modo per tutelare salute e sana competizione, rendendo la partita sicura, ma anche possibile per atleti e amatori e sottolineando l’importanza sociale dello sport, senza svilirlo così o creare discipline made in Abruzzo destinate ad avere vita breve, ma di certo candidate a diventare indimenticabili”.