Mercoledì, 16 Aprile 2014 02:05

Sottoservizi, pace tra Usra e Gsa. Di Benedetto: "Ora via ai lavori"

di 

“Pace fatta” tra Paolo Aielli, capo dell'Ufficio speciale per la ricostruzione (Usra), la Gran Sasso Acqua e il Comune dell'Aquila sul progetto di rifacimento dei sottoservizi, il più grande appalto pubblico del post terremoto (80 milioni di euro).

Una riunione tenutasi ieri presso la sede della Gsa - alla quale hanno partecipato i principali rappresentanti degli enti coinvolti a vario titolo nell'opera, dal Comune alla Direzione dei Beni Culturali - ha sciolto i nodi venutisi a creare dopo che Aielli, la scorsa settimana, aveva scritto una lettera contenente una serie di osservazioni molto critiche sul progetto preliminare redatto proprio dalla Gran Sasso Acqua, l'ente appaltante. Il documento aveva provocato non poche polemiche e anche qualche reazione ai limiti dello stizzito.

In sostanza, secondo l'Usra il progetto della Gsa difettava di alcune indicazioni, in particolare di uno studio di prefattibilità ambientale; di indagini preliminari approfondite sul contesto in cui è inserita l’opera; di una relazione geologica conforme ai decreti ministeriali; di una verifica preventiva dell’interesse archeologico.

Critiche che sia il sindaco Massimo Cialente sia soprattutto il presidente della Gsa, Americo Di Benedetto, avevano rispedito al mittente: “Non voglio fare polemiche” aveva detto Di Benedetto “ma la nota di Aielli contiene cose che non rispondono al vero e che non rientrano neppure tra le sue competenze".

La riunione di ieri è servita dunque a venire fuori da una situazione complicata, che rischiava di provocare ulteriori ritardi nell'avvio dei lavori.

Sono soddisfatto” ha detto Di Benedetto “Tempo qualche giorno e i lavori partiranno”. Il primo lotto di intervento, l'asse che va dalla Fontana Luminosa alla Villa Comunale,  è di circa 38 milioni di euro ma ancora non si sa da quali dei due estremi si inizierà. Dipenderà dall'esito di alcune verifiche in corso d'opera e dal progetto esecutivo, che ancora deve essere ultimato.

Soddisfatto anche Paolo Aielli che, dal canto suo, aveva minimizzato la portata delle critiche contenute nella lettera: “Abbiamo concordato dei chiarimenti, delle specificazioni tecniche da fare. D'altronde l'intento della lettera era quello. Non si trattava di un tema di dibattito pubblico ma di questioni tecniche. Mi sembra che sia stato fatto un po' troppo rumore. Se dovesse venire fuori ogni lettera, ogni documento che ha a che fare con la ricostruzione sarebbe ogni volta un problema enorme. Del resto, penso di essere il più titolato a chiedere che questo progetto vada di pari passo con la ricostruzione privata. Quando sono arrivato qui c'era soltanto l'idea di rattoppare la rete idrica. Io ho portato un finanziamento che inizialmente era di 27 milioni a 80 milioni per realizzare cinque reti e non rattopparne una sola. Nessuno più di me ha voluto questo progetto”.

Sull'importanza che il rifacimento dei sottoservizi riveste per l'intero centro storico si è soffermato anche Fabrizio Magani, direttore regionale dei Beni culturali: “Non trovo in questo momento problematiche ostative che possano mettere in discussione l'iter già aperto. Nell'incontro di questa mattina ho tenuto a sottolineare che la nostra amministrazione - in una situazione così difficile - si dimostra particolarmente responsabile. Ci sono tutte le condizioni per arrivare presto alla conclusione della progettazione esecutiva, che dovrà obbligatoriamente tenere conto delle nostre raccomandazioni. Ho suggerito di pervenire a un nuovo incontro, a brevissimo, in modo da uscirne con un accordo che sia anche prescrittivo, un accordo tecnico di tutte le parti. Si tratta di avere un occhio di riguardo alle condizioni del sottosuolo, dal punto di vista archeologico, e della giusta attenzione al patrimonio monumentale costituito dagli edifici intorno. Dunque, il tema delle vibrazioni e di quei danni indiretti che potrebbe produrre uno scavo così impegnativo e, devo dire, così decisivo per il futuro della città. Il nostro senso di responsabilità si misura tra questi due ambiti: necessità di tutela e forte attenzione ai bisogni della città".

Ultima modifica il Mercoledì, 16 Aprile 2014 23:59

Articoli correlati (da tag)

Chiudi