Una delegazione di ricercatori ex Intecs ha incontrato ieri l'assessore regionale alle Attività produttive Mauro Febbo per chiedere un intervento della giunta affinché si sblocchi l'impasse in cui è si è impantanata la procedura di riassunzione dei lavoratori da parte di Thales Alenia, nell'ambito del progetto sulla Space Economy finanziato con 10 milioni di euro proprio dalla Regione.
Prima dell'incontro con Febbo - al quale ha partecipato anche il consigliere del Pd Pierpaolo Pietrucci - i lavoratori hanno tenuto un sit-in all'esterno di Palazzo dell'Emiciclo.
"Da più di due anni" spiega il segretario provinciale della Fiom L'Aquila Elvira De Sanctis "c'è un discorso in piedi per la riassunzione di una parte di questi lavoratori, licenziati a dicembre 2017, attraverso la Space Economy, un progetto che ha visto la Regione investire 10 milioni di euro. Ad oggi, non c'è un ricercatore che si stato ricollocato, nonostante gli impegni sottoscritti in sede regionale dall'azienda capofila del progetto, Thales Alenia. I lavoratori hanno anche sostenuto dei colloqui a fronte dei quali le loro competenze sono state ritenute idonee. I soldi ci sono, l'imprenditore dell'indotto che avrebbe dovuto riassorbirli anche, non si capisce proprio per quale motivo non si riesca a dare una risposta a questa vertenza. La beffa è che alcuni lavoratori, nel frattempo, si sono ricollocati in maniera autonoma proprio nel settore dell'aerospazio. La Regione deve pretendere che ci sia il rispetto degli impegni presi".
Trovare una soluzione è urgente anche perché la Naspi, di cui peraltro ha potuto usufruire solo una parte dei lavoratori, è terminata. "Essendo invisibili all'Inps" spiega De Sanctis "questi lavoratori non hanno potuto contare su nessuna forma di sostegno nemmeno durante l'emergenza Covid".
Pietrucci: “Vergognoso ritardo sulla pelle dei Ricercatori Intecs: Thales rispetti gli accordi”
"Con una dettagliata Interrogazione – prevista all’ordine del giorno dell’odierno Consiglio regionale – ho voluto raccogliere il grido d’allarme dei lavoratori ex Intecs che, dopo essere stati tutti licenziati il 22 dicembre 2017, hanno perso ogni ammortizzatore sociale e addirittura non hanno usufruito neppure degli aiuti dell’emergenza Covid perché fuori dal perimetro Inps e 'invisibili' allo Stato".
A dirlo è il consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci.
"Una situazione drammatica e insostenibile sulla quale stamane ho incontrato i ricercatori favorendo un confronto con l’assessore Febbo, ancora in attesa di incontrare il nuovo Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini".
Ormai la situazione sta diventando grottesca, oltre che gravissima.
"Per una lungimirante scelta strategica, ma anche per valorizzare il grande patrimonio di ricerca e industriale dei lavoratori del polo tecnologico aquilano - ricostruisce Pietrucci - la Regione Abruzzo negli scorsi anni ha investito 10 milioni di euro nella Space Economy sottoscrivendo a Roma con il MISE il 15 febbraio 2018 un Protocollo d’Intesa per partecipare al “Piano stralcio della Space Economy”".
L’obiettivo era impegnare Thales a riassorbire parte dei lavoratori ex Intecs all’esito della gara “Partenariato per l’innovazione ItalGovSatCom per la realizzazione e messa in opera del sistema satellitare innovativo per telecomunicazioni istituzionali” bandita dall’Agenzia Spaziale Italiana il 22 giugno 2018 e vinta da Thales insieme a Telespazio e Leonardo".
"Ma da allora nulla è successo, nonostante la sollecitazione delle istituzioni del territorio. Thales continua a rinviare ogni decisione, pur avendo ufficialmente sottoscritto accordi vincolanti in sede istituzionale con la Regione, i sindacati e il MISE, pur avendo usufruito di un gigantesco contributo finanziario di 10 milioni di euro, pur avendo firmato un Protocollo d’intesa con Forender24, una azienda aquilana pronta a riassorbire parte del personale ex Intecs collaborando con Thales Alenia Space per diventarne fornitore di attività High Tech".
Da quest’ultimo impegno – che risale al 4 febbraio 2019 – sono passati quasi 17 mesi. Un’eternità se pensiamo che non c’è alcun impedimento a procedere e se misuriamo il tempo con la rabbia e la fatica di lavoratori con grandi competenze lasciati ancora per strada. Adesso basta".
"Thales – insieme a Telespazio e Leonardo – ha programmi industriali da realizzare, Accordi sottoscritti da rispettare, professionalità qualificate da utilizzare. Da utilizzare all’Aquila e in Abruzzo, sia chiaro, viste le risorse investite dalla Regione. Ma oltre a questi doveri verso L’Aquila e i suoi lavoratori, Thales ha anche un prestigio internazionale che non merita di essere scalfito da comportamenti poco corretti e poco dignitosi", l'affondo di Pietrucci.
"L’azienda non può più nascondersi dietro il suo complesso sistema di multinazionale per ritardare oltre. Proceda a rispettare gli accordi avviando il riassorbimento del personale, senza costringerci a gesti eclatanti di protesta".