Ha ucciso la moglie a colpi di coltello e poi ha tentato di uccidersi conficcandosi l’arma nel petto.
Un nuovo femminicidio, questa volta a Corfinio (Aq): vittima una donna di 68 anni, Maria Pia Reale, insegnante a riposo.
L’assassino, Enrico Marrama, 70 anni, era rientrato a casa ieri dopo un periodo di degenza nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Tra i due sarebbe scoppiata una lite: l’uomo ha aggredito la moglie e l’ha uccisa. Subito dopo Marrama ha tentato di uccidersi conficcandosi il coltello nel petto. E' stato soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona dove è piantonato dai Carabinieri che stanno ricostruendo la dinamica dell’omicidio.
Durante il lockdown l’uomo si era allontanato da casa per qualche tempo ed era stato poi ritrovato in stato confusionale, nei pressi dell’autostrada, chiuso nella propria auto.
Lorenza Patrizia Panei, coordinatrice delle Donne Democratiche Abruzzo parla di "ennesimo episodio di violenza familiare, da quello che sembra segnato dal particolare momento emergenziale che stiamo vivendo e che come sappiamo ha colpito le persone più anziane. Un dramma quindi legato ad un disagio di certo sociale, acuito dalla pressione che sulle persone più anziane ha giocato la loro esposizione e alta vulnerabilità al virus, l’isolamento, la solitudine".
"Livia Turco ieri appena ricordava quanto sia delicato il momento in cui i nostri concittadini più anziani entrano in quella fase della vita che oggi più che mai in Italia è difficile da vivere – per via di uno scollamento delle cosiddette infrastrutture sociali. Il corpo vivo della comunità non può infatti dimenticare e lasciare indietro nessuno e nessuna".
"Come donne democratiche vogliamo quindi esprimere tutto il nostro cordoglio, e la necessità che i gesti di violenza e sopruso non siano più l’unica alternativa. Grazie in primis “alla pratica della relazione tra donne che cominci a tessere quel pensiero di un nuovo umanesimo, e chè la scoperta del nostro essere persona umana in relazione con gli altri e le altre, la scoperta della nostra fragilità, faccia della relazione umana il fondamento di un nuovo pensiero e di una nuova pratica politica”.