Domenica, 05 Luglio 2020 19:15

Trovato morto lo speleologo rimasto intrappolato in una grotta a Roccamorice

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È stato trovato morto il terzo speleologo coinvolto sabato nell'incidente nella grotta di Risorgiva a Roccamorice, alle pendici della Maiella, nel Pescarese. Il Soccorso Alpino e Speleologico ha estratto la salma dalla grotta, non appena il livello dell'acqua ha permesso il recupero. Si tratta di un 42enne di Arielli (Chieti).

Le operazioni di recupero, molto complesse, si sono concluse nella tarda mattinata di domenica.

Il 42enne era rimasto bloccato all'interno della cavità naturale, invasa dalla piena, insieme a due compagni - un 31enne della provincia di Ancona e un 36enne di Pianella (Pescara) - che sono stati invece recuperati ieri sera e trasportati dal 118 all'ospedale di Pescara. Erano estremamente provati, ma in buone condizioni fisiche. La cavità, in fase esplorativa, presentava parti strette ed allagate. I tre erano rimasti bloccati oltre un sifone, ossia un passaggio allagato, che si era riempito a circa 70 metri dall'ingresso. Il gruppo era composto da cinque persone, marchigiane e abruzzesi. A lanciare l'allarme due di loro che erano all'esterno della cavità naturale e che si erano subito accorte che c'era stata una piena.

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