Una nuova pavimentazione in pietra antica; un impianto di illuminazione - che sostituirà quello attuale - studiato per valorizzare le facciate degli edifici, con 309 led in ricordo delle vittime del terremoto; un viale in stile rambla sul lato est (quello dove confluiscono via Patini e via Marrelli), ad accesso pedonale e con un arredo urbano interamente rinnovato.
Sono gli elementi principali del progetto di riqualificazione di piazza Duomo, presentato questa mattina dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, dal titolare dell'Ufficio Speciale della Ricostruzione di L'Aquila Salvo Provenzano e dal vice sindaco e assessore comunale alla ricostruzione pubblica Raffaele Daniele. Un restyling di tipo conservativo, più “soft” rispetto alle ipotesi che erano circolate in passato - come quella con le nuove alberature o quella con il parcheggio e il centro commerciale sotterranei - ma che darà comunque alla piazza un nuovo volto e anche – almeno questa è l’intenzione dell’amministrazione - una nuova fruibilità degli spazi.
Il progetto, voluto dallo stesso Daniele, prevede infatti sia l’eliminazione dei marciapiedi laterali sia dello “scalino” su cui sorge l’ellissi centrale (quest’ultima sarà però richiamata da un disegno che si illuminerà di notte).
Addio anche ai lampioni con i caratteristici basamenti (ma saranno conservate le due fontanelle e le due fontane monumentali, che saranno oggetto di un futuro restauro): la piazza sarà completamente piatta, senza dislivelli, con un nuovo fondo realizzato con lastre di pietra spesse 10 centimetri simili alla caratteristica pietra antica aquilana, grigia al centro della piazza e bianca ai lati.
Sulla rambla sorgerà un’area pedonale con panchine, piante, nuovi arredi urbani e postazioni con prese elettriche plug&play che potranno essere sfruttate da musicisti e artisti di strada. Un nuovo impianto di illuminazione valorizzerà le facciate degli edifici e delle chiese e 309 faretti led a pavimento ricorderanno le vittime del sisma.
Ai quattro angoli della piazza saranno riprodotti i simboli dei quattro quarti (S. Marciano, S. Maria Paganica, S. Giusta e S. Pietro) mentre al centro delle figure stilizzate rievocheranno i vecchi filari del mercato.
Il costo dell’intervento sarà di 7 milioni di euro – le coperture arriveranno da una rimodulazione dei fondi del progetto strategico “Città pubblica” - mentre i tempi di realizzazione dei lavori sono stati stimati in circa 12 mesi.
La giunta ha già approvato una bozza di progetto preliminare, alla quale quale hanno lavorato quasi esclusivamente tecnici interni del Comune – a iniziare dall’ingegner Pierluigi Carugno, dirigente del settore Ricostruzione dei beni pubblici del Comune, e dall’architetto Roberto Evangelisti, responsabile del settore ricostruzione privata del centro e delle frazioni – coadiuvati dal personale di Abruzzo Engineering e dalla Soprintendenza. A settembre, passata la Perdonanza, verrà redatto il progetto definitivo, propedeutico alla pubblicazione del bando per l’appalto integrato (progettazione esecutiva e lavori).
Sempre in autunno, dovrebbe arrivare il via libera anche a un altro progetto, quello per la ripavimentazione di tutto l’asse centrale (corso Vittorio Emanuele e corso Federico II), dove in questo momento persiste ancora lo strato di asfalto temporaneo messo successivamente al rifacimento dei sottoservizi. Raffaele Daniele ha detto che sarà usata la stessa tipologia di materiale (pietra bianca) che verrà impiegata per la riqualificazione di piazza Duomo.