"Per chi preferisce credere che tutto sia tornato alla normalità, da ieri sono in isolamento fiduciario. Un ferragosto da dimenticare, in linea con il primo semestre 2020".
A scriverlo su facebook è Franco Marinangeli, primario del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, che ribadisce come il virus sia in circolazione "e chiunque pensi il contrario dovrà fare i conti con la realtà".
Racconta il primario: "Ieri sono stato avvertito di un contatto avuto una settimana fa con la figlia di un mio paziente domiciliare risultata positiva. Sono stato immediatamente contattato, mi sono recato in ospedale e mi sono sottoposto a tampone, che fortunatamente è risultato negativo, ma purtroppo dovrò rimanere in isolamento fiduciario per tutta la settimana secondo normativa vigente. Sono abbastanza sereno perché so che sono entrato in quella abitazione con la mascherina e sono stato a distanza dalla persona positiva, ma credetemi non è una bella esperienza psicologica ne' una bella esperienza 'fisica' essere sottoposto al tampone".
Il motivo della prudenza e del rispetto delle regole è legato innanzitutto al fatto che il virus continua a girare indisturbato nonostante non si voglia accettarlo "e, inoltre, al fatto che una volta chiamati per un contatto con una persona covid positiva riusciamo a vivere serenamente i giorni di isolamento in attesa dei controlli previsti. L'espansione di un contagio e quindi l'esplosione di un focolaio sono eventi molto probabili nella situazione attuale, e non sono legati all'inefficienza del sistema sanitario nazionale ma all'inefficienza dei neuroni di alcuni individui che non vogliono capire, che poi probabilmente sono gli stessi che pretendono la guarigione a cura della sanità pubblica. Non funziona così, cosi non va bene: mi sembra di capire che non c'è sufficiente buonsenso in giro e questo potrebbe avere un costo per la nostra comunità, e il costo purtroppo lo pagheranno i più deboli".
A fronte di questa situazione, su cui Marinangeli invita tutti a riflettere, c'è un sistema sanitario presente ed efficace, nei limiti del possibile, "limiti purtroppo esistenti anche se molti non vogliono capirlo. Ringrazio i colleghi medici e infermieri che mi hanno accolto ieri con il sorriso. In particolare l'amico Emilio Tonelli, fortemente operativo, garanzia di massima professionalità con tutto il team di pronto soccorso dell'Ospedale San Salvatore. Il sistema sanitario pubblico è un valore enorme, c'è sempre, giorno e notte 365 giorni all'anno, non dobbiamo dimenticarlo.. Al di la di tutto una esperienza importante e costruttiva. I sanitari, categoria a cui appartengo, ogni tanto devono ricordarsi che possono diventare pazienti e questo può essere utile a costruire una sanità migliore".
Non è una bella sensazione stare isolati, conclude Marinangeli. "Dicevo al mio amico Piero Bianchi ieri che è la sensazione di chi è agli arresti domiciliari; una limitazione della libertà e, quindi, una condizione per niente bella".