Non bastasse il crollo dei balconi, ora anche le strutture di supporto di alcune scalinate stanno cedendo, specie a ridosso dei pianerottoli: accade alle palazzine del progetto Case di Cese di Preturo, in via Volontè all’Aquila, già sgomberate dopo i crolli degli anni scorsi e abbandonate al degrado e all’incuria.
Balcoli ammassati uno sull'altro, tiranti di fortuna, ponteggi per sostenere le strutture pericolanti, porte e finestre divelte.
Tra le erbacce, oggetti d’uso quotidiano che raccontano della vita degli sfollati che, qui, hanno trovato un tetto dopo il terremoto, giochi per i bambini oramai quasi distrutti, persino un decespugliatore abbandonato.
Uno sfregio nel cuore della frazione, a qualche passo dalle abitazioni di cittadini che, dall’altra parte della rete rossa che dovrebbe impedire l’accesso, si affacciano sulle palazzine decadenti. Una situazione non più sostenibile.