Martedì, 06 Maggio 2014 12:58

Mobilità, ecco 'Smart Bus'. In attesa del 'Metro Bus' e della 'Metro Leggera'

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Parte il 19 maggio l'esperienza di trasporto 'Smart Bus', un servizio sperimentale di bus 'a chiamata' che sarà effettuato con un veicolo ecologico nel centro storico dell'Aquila fino all'autunno 2014. Il servizio, per questa fase sperimentale, sarà fornito da un solo veicolo da 8 passeggeri che collegherà il Terminal di Collemaggio con Piazza Duomo, passando per le fermate al parcheggio del Cimitero, Fontana Luminosa, Corte dei Conti, Villa Comunale alle porte del Gran Sasso Science Institute, Caserma Rossi, Facoltà di Lettere dell'Università in viale Nizza, Questura, Auditorium del Parco, Agenzia delle Entrate. 

"Il servizio, concepito all'interno di una serie di iniziative per la città dell'Aquila di tipo 'Smart City', sviluppate da Enea nell'ambito del progetto dedicato 'Smart Ring L'Aquila', intende favorire la mobilità da e verso il centro storico per l'utenza che stabilmente è tornata a lavorarci", ha spiegato in conferenza stampa l'assessore Alfredo Moroni

Come si userà il servizio 'Smart Bus'? Si effettua la prenotazione al sito internet www.smartbuslaquila.it, accessibile da tutti i dispositivi che abbiano una connessione internet, previa registrazione. Si prenota quindi un viaggio, indicando la fermata di partenza, destinazione e l'orario indicativo. Il sistema di prenotazione - a quel punto - verifica se accettare o meno la richiesta. Se accettata, l'utente riceverà un sms o una mail con l'orario esatto di passaggio alla fermata di partenza. Qualora la richiesta di viaggio avvenga con meno di mezz'ora di anticipo, all'utente viene data la possibilità di prenotarsi 'al volo': gli viene mostrata una mappa col percorso già stabilito e le fermate in cui fermerà con gli orari. Ricevuta conferma della prenotazione, basta poi recarsi alla fermata all'orario indicato, salire - autenticandosi tramite apposito lettori di codice a barre - e scendere alla fermata di arrivo. 

Quanto costa e quando si potrà usare? 'Smart Bus' è parte integrante del trasporto pubblico e, dunque, ogni corsa si effettua con biglietti e abbonamenti del trasporto pubblico locale. Il servizio si potrà usare tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19. "I punti di forza di 'Smart Bus' - hanno sottolineato gli ingegneri del Ctl dell'Università La Sapienza di Roma, che ha lavorato in collaborazione con Enea - sono la puntualità del trasporto, l'interattività che consente una comunicazione diretta tra il bus e l'utente, e la sicurezza, dato che ogni passeggero in salita deve autenticarsi con il lettore di codice a barre". 

Il veicolo dedicato al servizio a prenotazione è un Iveco Daily bimodale (nella foto), dotato di doppia motorizzazione termica ed elettrica, capace dunque di trazione termica o in alternativa di trazione elettrica. Tra i compiti degli autisti, ovviamente, la massima utilizzazione possibile della trazione elettrica. "Si tratta di un esperimento importante - ha concluso Moroni - con cui lavorare per assicurare, in futuro, un servizio pubblico poco impattante in un centro storico che immaginiamo in larga parte pedonalizzato". 

Staremo a vedere come andrà l'esperimento. In attesa di capire cosa sarà del 'Metrobus', il progetto inserito nell'ambito del Piano urbano della mobilità (Pum), approvato dalla giunta comunale nel febbraio scorso.

Prevede la realizzazione di una serie di interventi sulla sede stradale per rendere indipendente o agevolare la marcia dei mezzi attraverso percorsi prioritari per i mezzi pubblici. La prima fase di attuazione del progetto, dovrebbe intervenire sul percorso che va dal polo ospedaliero del San Salvatore al Terminal di Collemaggio. In prossimità dell’ospedale è prevista la realizzazione di un nuovo Terminal in via Vetoio, che permetterà l’interscambio con i minibus che attualmente effettuano il servizio di collegamento con le frazioni. Il percorso utilizzerà il tracciato previsto per la tramvia su gomma, la cui sede era già stata realizzata prima del sisma, dal piazzale Stefanini, antistante il complesso ospedaliero, attraverso via Manzoni, via Della Comunità Europea, via Leonardo Da Vinci e via Amiternum, recuperando e riutilizzando anche le fermate realizzate per il progetto di tramvia, proseguendo quindi su via Piccinini, viale Corrado IV, via XX Settembre, viale Crispi e viale di Collemaggio, fino al Terminal. Il tracciato, che ha un percorso di circa 7 chilometri e prevede 13 fermate e due capolinea, garantirebbe, oltre a un adeguato livello di servizio, anche una buona accessibilità alle diverse zone del centro.

Intanto, è arrivato il via libera al progetto di 'metropolitana di superficie' che potenzierà il tratto ferroviario Sulmona - Terni che attraversa la città dell'Aquila. Si è chiusa, infatti, la Conferenza di servizi che ha permesso a Regione Abruzzo, Comune dell'Aquila, Rete ferroviaria Italia, Provincia e Anas di chiudere la procedura per il via libera al progetto definitivo. Prevede la soppressione di 14 passaggi a livello - nel tratto ferroviario che collega San Demetrio a Sassa - con la realizzazione di quattro fermate a San Gregorio, Bazzano, al centro commerciale Aquilone, e al progetto Case di Sassa. I tempi di realizzazione, però, saranno decisamente lunghi. 

"E' sicuramente un fatto positivo che prenda piede il progetto di una metropolitana leggera sulla tratta ferroviaria", ha sottolineato la senatrice Stefania Pezzopane. "Si tratta di una proposta, maturata già prima del 2009, quando ero presidente della Provincia e che prevedeva la realizzazione di una metro leggera, che collegasse, dai confini con il Lazio, L'Aquila con Sulmona. Dopo il sisma il progetto è stato rimodulato, pensando di sfruttare la linea ferroviaria per collegare meglio gli insediamenti del progetto Case, come metropolitana veloce. Una proposta decisamente concreta, tanto da ottenere il plauso del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano".

Indubbiamente, ha spiegato Pezzopane, "il progetto che ieri ha avuto il via libera dalla Conferenza dei servizi è un fatto positivo. Un primo passo verso la modernizzazione della tratta ferroviaria L’Aquila Sulmona, al quale spero se ne possano aggiungere altri, per realizzare la vera scommessa, quella originaria. Resta il rammarico per i tempi e i pochi finanziamenti. Cinque anni sono davvero tanti, mentre 25 milioni su 100, stanziati inizialmente  per il cratere, sono davvero pochi. Gli altri 75 milioni hanno preso strade diverse. Certo se venisse ripristinato l’intero finanziamento, che abbiamo reclamato più volte, si potrebbe dare corpo al progetto del 2009. Se penso alle tante risorse andate in fumo, per una metropolitana di superficie fantasma, (mi riferisco a quella aquilana, che non ha mai visto la luce), credo che il nostro progetto, ben più corposo, meriterebbe di essere finanziato nella sua interezza".

 

 

 

 

Ultima modifica il Martedì, 06 Maggio 2014 14:36

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