Mercoledì, 04 Novembre 2020 18:21

Scuola e variante di Sassa, ieri si è tenuta una assemblea virtuale: "Cosa intende fare Biondi del Masterplan? Chiediamo un incontro pubblico"

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A seguito dell’articolo pubblicato sul Messaggero lo scorso 31 ottobre, con l'intervista al sindaco Pierluigi Biondi che ha annunciato l'intenzione di spostare in altro sito la nuova scuola che dovrà realizzarsi a Sassa, ieri sera si è svoltoun incontro pubblico su piattaforma virtuale al quale sono stati invitati a partecipare residenti, cittadini, le associazioni Fr.Azioni Fra.Intese e la Commissione Oltre il MUSP, oltre ai rappresentanti politici del Pd Emanuela Di Giovambattista, Stefano Palumbo, Stefano Albano e Quirino Crosta.

"A metterci intorno ad un tavolo virtuale - scrivono i partecipanti dell’incontro - sono stati, come da molti anni, i temi del nuovo plesso scolastico e della nuova variante per Sassa. Abbiamo letto e riletto i fatti riportati nell’articolo, ma le parole del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi sollevano tali e tanti dubbi da rendere non più rinviabile un incontro con le comunità".

Da quando è stato eletto, "il sindaco dell’Aquila non è ancora mai venuto a Sassa" viene spiegato; "eppure, la necessità di ascolto reciproco è tanta: vogliamo conoscere che idea ha della città e del territorio, vogliamo che ci chieda cosa ne pensiamo e che idee abbiamo maturato e sviluppato noi negli ultimi anni con le nostre comunità su strada e variante".

Anche perché il 27 maggio 2019 "le nostre istanze sono state rappresentate durante un consiglio comunale straordinario che le ha accolte ad unanimità" ricordano i partecipanti all'incontro. "Oggi però apprendiamo di idee piuttosto chiare da parte del sindaco, ma maturate senza nessun coinvolgimento delle comunità. Leggiamo della sua decisione di voler realizzare la scuola, cambiandone il sito e la strada, senza un’idea del tracciato. Eppure esiste un Masterplan, frutto di un lavoro tecnico lungo e faticoso, di partecipazione e coinvolgimento delle comunità dei residenti, delle famiglie e degli allievi delle scuole. In questo masterplan, pubblicato e adottato dal comune nel 2016, sono stati affrontati e risolti gran parte dei temi più complessi ed urgenti riscontrati, in un’ottica di progettazione integrata".

Che cosa vuole farne il sindaco Biondi di questo lavoro? "Chiediamo al primo cittadino un incontro urgente, pubblico, trasparente e aperto, affinché discuta ed illustri le sue idee, con il riscontro delle evidenze documentali previste dalle norme e dai procedimenti. Ed in particolare, chiediamo:

  • chi appalterà cosa, chi sarà stazione appaltante, in quali modalità, con quali tempi e con quale cronoprogramma?;
  • prospetti economici e finanziari delle opere, piani di esproprio e misure alternative;
  • cosa intende dire quando afferma che lo studio di fattibilità ed il relativo progetto, prodotti per il sito del MUSP grande verranno utilizzati tal quali per il nuovo sito, completamente diverso da quello oggetto del disciplinare?
  • come mai soltanto ora l’elettrodotto, la condotta in pressione e la faglia rilevata sono problemi ostativi? Eppure sono ben noti da tempo, tanto è vero che fanno parte del lavoro del Masterplan, del documento preliminare alla progettazione e del disciplinare con cui fu dichiarato il progetto vincitore nel 2018;
  • vorremmo incontrare ed ascoltare anche il Presidente della Provincia sulla questione poiché vorremmo conoscere il pensiero della Provincia sulla realizzazione della scuola (su terreni di sua proprietà) e della nuova viabilità, e così pure della Preside dell’Istituto Agrario".

Non solo.

Nel masterplan sono stati affrontati dei temi centrali per il recupero del degrado del territorio: "vorremmo conoscere l’idea del sindaco sulla ex Sercom, sulla vecchia scuola di Sassa Scalo e sul destino dei MUSP. Resteranno lì dove sono oggi, nel degrado e nell’abbandono, oppure saranno oggetto di intervento? Se sì, di che tipo di interventi?".

E ancora: "sia la realizzazione della scuola che della strada producono potenzialmente consumo di suolo, frammentazione paesaggistica e relativo degrado ambientale: come intende il sindaco prevenire ed evitare questi pericolosi rischi? Vorremmo conoscere le modalità con cui intende portare a traguardo la realizzazione della scuola sul nuovo sito, priorità assoluta per questo territorio, insieme alla nuova viabilità: la nostra proposta è quella di tornare a ragionare insieme, coinvolgendo le comunità, e produrre un progetto urbanistico integrato, come variane al PRG".

Con il progetto urbanistico che viene proposto - spiegano gli attivisti nella nota - "si potrà procedere alla riqualificazione dell’intero abitato, controllare e limitare il consumo di suolo, fornire nuovi spazi pubblici ad una frazione che ne è priva, risolvere il problema del traffico, realizzare il nuovo plesso scolastico integrandolo col contesto, anche sul nuovo sito. Questa è la nostra proposta: un incontro per sciogliere dubbi e perplessità, riprendere il percorso di partecipazione insieme a tutti i residenti e a tutte le associazioni che negli anni hanno lavorato tanto, per fare presto e bene una nuova scuola, insieme ad una strada sicura e a misura di cittadino, in un’ottica inclusiva delle comunità ed organica con i luoghi".

Ultima modifica il Mercoledì, 04 Novembre 2020 19:16

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