Sabato, 07 Novembre 2020 18:49

L'Aquila, 600 bambini senza pediatra. La professionista andata in pensione: "Sono addolorata, mi avevano assicurato avrebbero assegnato i miei pazienti ad un sostituto"

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Ieri, vi abbiamo dato conto della denuncia di alcune mamme che hanno contattato newstown spiegando che 600 bambini sono rimasti senza pediatra [qui].

Di fatto, la professionista è andata in pensione il 1 novembre: la Asl ha chiesto alle famiglie di non recarsi all'ufficio deputato per le scelte ma di attendere la comunicazione dell'azienda sulla nomina di un sostituto provvisorio; tuttavia, ad oggi non è giunta alcuna informazione.

Un bel problema, in piena pandemia. 

Oggi la pediatra, Caterina Albano, ha inviato una nota in redazione dicendosi "molto addolorata per la situazione drammatica che stanno vivendo i miei pazienti, senza assistenza in un momento così difficile. Purtroppo la mia pensione non è stata una scelta ma è legata al mio stato di salute", ha inteso chiarire. "Sono immunodoepressa ed ho una patologia polmonare che mi ha portato ad una invalidità ed inabilità assoluta e permanente al lavoro. In questo anno ho avuto più volte crisi respiratorie con difficoltà a lavorare compreso un ricovero ospedaliero, ma ho tenuto duro per i miei bambini. Purtroppo dopo l'estate sono peggiorata e per me non è stato più possibile continuare il mio lavoro e ho fatto domanda di pensione per malattia in un momento in cui ancora non cominciava seconda ondata del covid".

Albano ha comunicato alla ASL che sarebbe andata in pensione il primo novembre: "mi hanno assicurato che il 2 novembre avrebbero assegnato i miei pazienti ai colleghi del territorio per non farli rimanere senza assistenza. Mi dispiace che questo non sia stato ancora attuato. Spero che la ASL provveda rapidamente a dar loro assistenza. Sono solidale e dalla parte dei miei pazienti e continuo, nonostante in pensione, ad essere a loro disposizione telefonicamente come lo sono stata in tutta la vita lavorativa di pediatra".

E' chiaro che la responsabilità di ciò che sta accadendo non è in alcun modo della pediatra: è la Asl che dovrebbe, in tempi brevissimi, dare una risposta alle famiglie dei bambini che sono rimasti senza pediatra per i ritardi dell'azienda nell'attivare le procedure previste in questi casi.

 

Ultima modifica il Domenica, 08 Novembre 2020 00:46

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