Lunedì, 09 Novembre 2020 18:15

Abruzzo in fascia arancione: dai divieti alle autocertificazioni, ecco cosa cambia

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Da oggi l'Abruzzo è in zona arancione (scenario di rischio 3), una fascia in cui è stato inserito dal ministero della Salute insieme a Liguria, Basilicata, Umbria e Toscana (Puglia e Sicilia c'erano già dalla scorsa settimna) a fronte dell'aggravarsi della curva dei contagi e della situazione di difficoltà in cui si trovano i presidi ospedalieri.

Vediamo cosa si può fare in zona arancione e quali sono le differenze con le regioni in zona gialla e rossa.

AREA ARANCIONE

Nell'area arancione è previsto il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

Sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all'altra e da un Comune all'altro, salvo comprovati motivi con la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata anche all'interno del proprio Comune.

Nelle regione arancioni, i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio.

Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

Le attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine sono sospese (anche nei bar e nelle tabaccherie).

Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi, i parrucchieri e i centri estetici.

FAQ DELLA REGIONE

FAQ DEL GOVERNO

SPOSTAMENTI TRA REGIONI

Si può andare da una regione "rossa" o "arancione" a una regione "gialla"?

Chi vive nelle regioni che rientrano nello scenario 4 o rosso ma anche chi risiede in una regione inserita nello scenario 3 o arancione non può uscire dal proprio comune di residenza o domicilio. Quindi gli spostamenti tra regioni rosse (per esempio tra Lombardia e Piemonte) e arancioni (tra Puglia e Sicilia ma al momento è un caso solo teorico), o tra una regione rossa e una arancione sono vietati a meno di "comprovate esigenze lavorative, di necessità o salute".

AUTOCERTIFICAZIONE

Nelle regioni arancioni, non essendo possibile spostarsi in un’altra regione o lasciare il comune di residenza, se non per ragioni di lavoro, necessità, salute e urgenza, per spostarsi fuori dal Comune dovrà esibire sempre l'autocertificazione. Ma a differenza delle zone rosse, si può circolare liberamente nel Comune di residenza dalle 5 di mattina alle 22 di sera senza limitazioni. E quindi senza necessità di autocertificazione. L'autocertificazione è sempre necessaria se si circola dalle 22 alle 5.

LE SCUOLE

Sulla scuola per le zone arancioni resta tutto uguale alle zone gialle, ovvero la didattica in presenza è garantita per le classi fino alla secondaria di primo grado. Le superiori seguiranno le lezioni a distanza.

Solo nelle zone rosse la didattica in presenza si sospende anche per le classi seconde e terze delle scuole medie.

Resta l’obbligo per tutti di indossare la mascherina anche con il metro di distanziamento.

Ultima modifica il Mercoledì, 11 Novembre 2020 18:01

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