"La provincia dell’Aquila, nel 2020, anno segnato dalla pandemia da Covid 19, passa, per qualità della vita, dal 48esimo al 22esimo posto su base nazionale e guadagna posizioni anche in altri significativi ambiti. Un risultato che, nonostante il momento di difficoltà, premia il lavoro delle istituzioni sul territorio”.
È quanto ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, alla luce dei risultati dell’indagine svolta dal quotidiano ItaliaOggi e dall’Università di Roma La Sapienza analizzando gli indicatori ambiente, affari e lavoro, sicurezza sociale, reati e sicurezza, istruzione e formazione, popolazione, tempo libero, reddito e ricchezza e salute.
Tra i capoluoghi di regione la città dell’Aquila è al primo posto per estensione dei pannelli fotovoltaici installati sugli edifici pubblici, al decimo posto in riferimento all’offerta di trasporto pubblico ed è quinta per numero di veicoli circolanti per chilometro quadrato di superficie urbanizzata.
Ottimi anche gli indicatori relativi alla sicurezza e al numero di reati riscontrati su base provinciale, che vede L’Aquila in 25esima posizione.
Il capoluogo è al settimo posto per persone, di età compresa tra i 25 ed i 64 anni, in possesso di almeno un diploma di istruzione secondaria, guadagnando, anche in questo caso, diverse posizioni (nel 2019 eravamo al 18esimo), e al 16esimo posto (dal 18esimo dell’anno precedente) per persone in possesso di laurea.
L’Aquila ottiene il 12esimo posizionamento per quanto riguarda la sicurezza stradale, dal 56esimo del 2019, e mantiene il posto a metà classifica (51esima posizione) per istruzione e formazione.
Il capoluogo risulta inoltre 60esimo, su base provinciale, per offerta nel campo del tempo libero e del turismo e 68esimo per reddito e ricchezza, prima in Abruzzo.
“Risultati importanti, – ha aggiunto Biondi – considerato anche il fatto che il nostro territorio, oltre a fronteggiare l’emergenza legata alla pandemia da Covid, è tuttora impegnato nel processo di ricostruzione post sisma. Registrare un miglioramento della qualità della vita e degli indicatori legati al reddito e all’istruzione, in questa fase così complessa e delicata, dunque, significa constatare il raggiungimento di un obiettivo, primario e prioritario per l’amministrazione, al quale lavoriamo alacremente, ogni giorno, attraverso progettualità strategiche, interventi mirati e scelte condivise. Il tutto dialogando anche con gli altri attori istituzionali del territorio, così da ridurre il gap tra aree diverse e poter guardare al futuro da una posizione che, su base nazionale, premia indubbiamente la nostra provincia rispetto a fattori determinanti che finora, dobbiamo ricordare, sono stati appannaggio delle aree del nord del Paese”.