Venerdì, 11 Dicembre 2020 17:27

Abruzzo in zona arancione, conclusa l’udienza del Tar: domani la sentenza

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E’ durata circa mezz’ora l’udienza convocata dal presidente del Tar, Umberto Realfonzo sul ricorso del Governo contro l'ordinanza con cui, lo scorso 6 dicembre, Marco Marsilio ha fatto rientrare l'Abruzzo in fascia arancione.

Il presidente ha ascoltato le parti, Regione Abruzzo e Avvocatura dello Stato, che hanno confermato nel dibattito quanto contenuto nel ricorso dell’uno e la memoria difensiva dell’altro.

La decisione del presidente Realfonzo sulla sospensione o meno dell’ordinanza arriverà con tutta probabilità nella mattinata di domani.

Tra gli elementi a cui l’Avvocatura regionale avrebbe puntato nella memoria difensiva ci sarebbe il fatto che l’Ordinanza del presidente Marco Marsilio, è stata adottata al termine dei 21 giorni di zona rossa e questo sulla scorta dei dati in netto miglioramento registrati nei fine settimana antecedenti, come certificato dal Comitato Tecnico Scientifico Abruzzese. A tale proposito sono diminuiti i ricoveri, sia in terapia intensiva che in area medica, sono aumentati i posti letto e l’indicatore Rt, sotto l’ 1 per cento , si è praticamente allineato alle medie nazionali con un rischio complessivo classificato come moderato. Un miglioramento confermato anche dai successivi report della cabina di regia nazionale. Inoltre, nella memoria si evidenzierebbe l’intento principale dell’Ordinanza di Marsilio, ossia la volontà di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana con quella di garantire la tenuta sociale ed economica. Tra le altre cose si contesterebbero gli assunti sulla mancata collaborazione tra Regione e Governo. Nel documento si fa menzione anche alla necessità di trovare supporti giurisprudenziali e sul principio di leale collaborazione Stato Regioni.

Intanto la cabina di regia nazionale che analizzerà gli indicatori del contagio e ufficialmente posizionerà l’Abruzzo in arancione, è stata spostata dalle 14 alle 16. Qualora venisse confermato quello che il governo ha scritto nel ricorso e cioè che l’Abruzzo dal 27 novembre ha presentato dati sui contagi più positivi e quindi dopo 14 giorni (scadenza 11 dicembre) sarebbe tornata arancione, allora il via libera ci sarebbe ma con la operatività che il ministro Roberto Speranza sancirebbe per domenica 13.

L’Abruzzo, quindi non tornerebbe zona rossa per un solo giorno, ma verrebbe confermato il principio per cui il potere è attribuito in capo al Ministro della Salute, evitando di creare un precedente , come ha osservato il professore di diritto costituzionale dell’Università di Teramo Enzo Di Salvatore - e cioè "far passare l’idea che ciascuna regione possa fare ciò che vuole”.

Ultima modifica il Venerdì, 11 Dicembre 2020 18:21

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