Martedì, 15 Dicembre 2020 11:58

Ministero della Salute: test rapidi validi come quelli molecolari

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Il ministero della Salute sta pensando di parificare i test rapidi antigenici (per intenderci, quelli usati nella campagna di screening di massa fatta in provincia dell'Aquila e in corso in questi giorni in provincia di Teramo) a quelli molecolari, di far rientrare cioè i tamponi rapidi tra quelli validabili, senza necessità di un ulteriore tampone molecolare per confermare la positività al Covid [clicca QUI per leggere le differenze tra i vari tipi di test].

Lo ha scritto ieri il quotidiano La Repubblica.

Secondo quanto annuncia il giornale, nei prossimi giorni dovrebbe arrivare una circolare del ministero di Roberto Speranza. La decisione è suffragata da quanto stabilito dall'European center for disease control, che ha cambiato la definizione di caso di infezione e tra le tipologie di esame ha inserito anche quello antigenico.

I tamponi rapidi dovrebbero così entrare nel conteggio quotidiano riportati dal Governo giorno per giorno. Oggi in quel conteggio rientrano solamente i tamponi molecolari ma ci sono Regioni (per esempio il Lazio) che già fanno rientrare quelli rapidi.

Da qualche giorno, il numero dei tamponi molecolari giornalieri è sceso di molto, attestandosi stabilmente sotto i 200mila test, dopo aver toccato picchi di 250mila a metà novembre.

Questo spiega perché la circolazione del virus sarebbe ridotta rispetto a qualche settimana: alcune Regioni, come il Veneto, hanno iniziato a fare sempre più tamponi rapidi - riducendo il numero dei molecolari - che però non vengono conteggiati.

La circolare dovrebbe permettere di considerare un paziente contagiato semplicemente se è positivo al rapido, senza bisogno di un tampone molecolare di conferma. Attualmente, in caso di positività a un test antigenico è poi necessario essere sottoposti anche a un tampone molecolare. Una procedura prevista anche perché si ritiene alto il rischio che ci siano falsi positivi - come è accaduto anche all'Aquila - e falsi negativi.

Cambiare questo sistema permetterebbe di ridurre l’attesa per i cittadini, garantendo più kit per il tampone molecolare. Infine, la circolare del ministero potrebbe prevedere la possibilità di utilizzare il test rapido anche per dichiarare guarito il contagiato, quindi sottoponendolo a tampone antigenico per permettergli di terminare il periodo di quarantena.

Ultima modifica il Martedì, 15 Dicembre 2020 12:07

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