Martedì, 29 Dicembre 2020 13:07

Rinnovo contratto per i lavoratori della sanità privata, i sindacati: “Se non ci saranno risposte pronti alla mobilitazione”

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“Dopo oltre due mesi di richieste e solleciti di incontro sul tema del rinnovo del CCNL della sanità privata la riunione convocata per oggi 28 dicembre è stata rinviata per impegni dell’assessore alla salute Nicoletta Verì. Le lavoratrici ed i lavoratori sono stanchi di aspettare e quindi in attesa che arrivi la prossima convocazione, probabilmente dopo il 3 gennaio, vogliamo dire all’assessore che il tavolo che chiediamo non è ulteriormente rinviabile e che le obbligazioni nei confronti di tutte le strutture sanitarie private accreditate e convenzionate sono evidenti”.

Lo scrivono in una nota congiunta Paola Puglielli, segretaria Fp CGIL Abruzzo Molise, Vincenzo Mennucci, segretario Cisl Fp Abruzzo Molise e Giuseppe De Angelis, segretario Uil Fpl Abruzzo Molise, che da tempo chiedono l'apertura di un tavolo regionale sulle risorse che l’ente, sulla base di quanto stabilito in Conferenza Stato Regioni, deve riconoscere alle strutture accreditate e convenzionate a copertura del 50% dei costi derivanti dal recente rinnovo del CCNL.

“Per quanto riguarda questo rinvio - scrivono i sindacati - diciamo che siamo pronti alla mobilitazione. L’incontro di oggi è stata una occasione mancata per affrontare più in generale una discussione sul ruolo della sanità privata nella nostra regione in ordine alla qualità dei servizi, tariffe e minutaggi, dotazioni organiche con tutte le ricadute sul livello di prestazione all’utenza e sulla qualità del lavoro degli operatori”.

“Non abbiamo potuto porre all’attenzione dell’assessore altre questioni urgentissime e cioè quanto sta accadendo in alcune strutture private accreditate e convenzionate in cui si stanno verificando ripetuti contagi da Covid 19 tra ospiti ed operatori. A Vasto all’Istituto San Francesco con oltre 50 contagiati, a Lanciano nella RSA Santiago oltre 40 positivi tra gli ospiti e 15 tra gli operatori, a Pescara presso la casa di riposo Nazareth dove sono risultati positivi 49 ospiti, di cui 18 ricoverati in Covid Hospital, e 19 operatori su 24”.

Numeri allarmanti, evidenziano i sindacati, se si considerano gli organici ridotti e i doppi turni per il personale.

“Chiediamo di sapere se in tutte le strutture è stato adottato quanto prescritto dall’ordinanza n° 93 in particolare in ordine all’obbligo di sottoporre ogni 15 giorni i dipendenti a tampone. Sarebbe assurdo che a distanza di mesi dall’inizio della pandemia siano ignorate le richieste di adottare tutte le migliori strategie possibili e sentire di dotazioni organiche insufficienti che ancora oggi sono quelle pre-pandemia, ad esempio nelle RSA 1 infermiere ogni 30 malati, per altro stremate e “tagliate” dai contagi”.

“Pretendiamo che i temi elencati tutti in ordine alla qualità del lavoro, salario e sicurezza, ma anche alla qualità delle prestazioni, di cura, assistenza e riabilitazione, siano al centro dell’agenda politica con l’assunzione immediata di azioni a soluzione delle criticità che specie nell’attuale contesto mettono in pericolo la salute pubblica”, concludono.

Ultima modifica il Martedì, 29 Dicembre 2020 13:12

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