La ricostruzione del Cratere 2016/2017, dopo anni di stallo, sembra aver ingranato la marcia giusta.
I numeri dell’Abruzzo, quelli che riguardano la ricostruzione privata, dicono che, nel 2020, sono stati concessi 332 buoni contributo, il doppio di quelli emanati nel 2019, quando erano stati 164. Un incremento percentuale del 200%, ben superiore ai risultati ottenuti nelle altre tre regioni inserite nel cratere (Lazio, Umbria e Marche) che però possono contare su risorse (sia finanziarie che di personale) maggiori.
La svolta sono stati sia i vari decreti legislativi che hanno snellito le procedure sia le assunzioni fatte nel 2020, che hanno portato il personale dell'Ufficio speciale della ricostruzione a 77 unità (anche se 5 tecnici sono andati via proprio a fine anno).
I dettagli sono stati illustrati in conferenza stampa da Vincenzo Rivera, direttore dell’Ufficio della ricostruzione, e dal presidente della Regione Marco Marsilio. Presenti anche gli assessori regionali Guido Liris e Pietro Quaresimale, il sottosegretario Umberto D’Annuntiis e la presidente dell’Ater di Teramo Maria Ceci.
“Ad oggi” ha detto Rivera “sono aperti 548 cantieri. Il totale delle risorse economiche concesse lo scorso anno è pari a 60 milioni di euro di cui almeno 50 milioni per il settore privato e oltre tre milioni per gli anticipi delle parcelle professionali. Complessivamente, per gli stati di avanzamento dei lavori, per gli anticipi e per i rimborsi, erogati nel corso dell’anno oltre 24 milioni di euro”.
“Nel 2020 – ha commentato Marsilio "il tasso di crescita dell’attività di ricostruzione per l’Abruzzo è stato il più alto dell’intero cratere sismico dell’Appennino Centrale arrivando a colmare il gap con le altre regioni. Relativamente alla ricostruzione pubblica anche l’Ater è riuscita a portare a termine gran parte dell’attività progettuale propedeutica alle gare e alle aperture dei cantieri. Già adesso siamo in grado di preventivare l’apertura, entro il mese di marzo, di diversi cantieri in diverse località della provincia di Teramo e nel secondo semestre un numero tra i 20 e i 25 cantieri di cui circa la metà nella città Capoluogo che è stata molto colpita dal terremoto 2016. Si tratta di investimenti tra i 25 e i 30 milioni di euro che diverranno appalti e lavori nel corso dell’anno 2021”.
“Tutto ciò – ha aggiunto il direttore Rivera – è stato possibile nonostante la minore dotazione di risorse umane, strumentali e finanziarie cui è costretta da sempre la Regione Abruzzo, destinataria solo del 10% delle risorse a fronte del 17,3% che invece le spetterebbe sulla base del numero complessivo di richieste di contributo presentate fino ad oggi”.
In totale, nel 2020, sono stati emessi 1454 decreti di concessione e liquidazione con una media di oltre 120 decreti al mese. A tali numeri si aggiungono le istruttorie delle richieste di valutazione preventiva del livello operativo e le autorizzazioni alla progettazione con miglioramento sismico che sono state ben 921.
Le richieste di contributo depositate fino ad oggi sono 3.436. Di queste 2.526 complete di tutta la documentazione richiesta e 910 presentate in forma semplificata sulla base delle disposizioni contenute nell’art. 5 dell’Ordinanza n. 108/2020. Queste ultime dovranno essere completate, da parte dei tecnici incaricati, entro il prossimo 31 gennaio.
Delle pratiche istruibili è stato definito il 32,5% del totale mediante 570 decreti di concessione (comprensivi di 22 gare in esecuzione) e 250 provvedimenti di rigetto per incompletezza documentale, per un totale di 820 procedimenti. Della restante parte, 485 pratiche sono in attesa del parere dei comuni, 401 in attesa di integrazione documentale da parte dei progettisti e 820 sono in esame presso l’Ufficio Speciale.
All’attività istruttoria delle richieste di contributo si è aggiunta la gestione delle sovvenzioni pubbliche previste dall’art. 20-bis del D.L. 189/2016. Con decreto n. 6/2020, il Presidente della Regione ha demandato all’Ufficio Speciale Ricostruzione l’espletamento delle procedure necessarie per l’erogazione dei contributi per il ristoro delle perdite di fatturato. Lo scorso 30 dicembre sono stati pubblicati gli avvisi pubblici per l’assegnazione delle agevolazioni sia in regime de minimis che in esenzione.
Si tratta di 5,2 milioni di euro destinati ad indennizzare, nei limiti di 75.000 euro, la riduzione di fatturato subita dalle imprese con sede in Abruzzo colpite dal terremoto del 2016. Le domande potranno essere presentate on-line a partire dall’11 gennaio 2021.
“Sono numeri importanti – ha aggiunto Rivera – che danno conto del grosso lavoro svolto nonostante le difficoltà legate alla pandemia che ha caratterizzato l’anno che ci siamo lasciati alle spalle ma che non ha impedito il raggiungimento dei risultati prefissati. L’obiettivo del prossimo anno sarà quello di raddoppiare ulteriormente il volume di finanziamenti concessi nel corso del 2020”.
L’attività dell’Ufficio si è contraddistinta anche nella partecipazione attiva ai tavoli tecnici che hanno condotto all’approvazione in cabina di Coordinamento di ben 22 ordinanze commissariali nel corso del 2020.
Infine, con ordinanza pubblicata lo scorso 23 dicembre sono state dettate alcune importanti norme di completamento ed integrazione della disciplina sulla ricostruzione privata. Tale ultima ordinanza ha consentito, tra l’altro, di riscrivere le norme sul doppio cratere abruzzese e di dettare le prime disposizioni di attuazione dei contributi previsti per l’indennizzo dei danni del cosiddetto “cratere nevoso”.
Si tratta di 100 milioni di euro destinati ai soggetti privati ed ai titolari di attività economiche e produttive, ricadenti prevalentemente nei territori del cratere sismico abruzzese che hanno subito danni a seguito degli eccezionali eventi meteorologici della seconda decade del mese di gennaio 2017. Come specificato nell’ordinanza, i destinatari delle risorse economiche dovranno presentare le richieste, presso i Comuni territorialmente competenti, entro il 31 marzo 2021.
Sono previsti indennizzi anche per il patrimonio pubblico danneggiato.
“Un’ordinanza” ha commentato Rivera “che rende merito alla Regione Abruzzo del lavoro di riscrittura dei testi normativi vigenti al fine di superare le criticità riscontrate in fase attuativa, specie con riferimento al doppio cratere”.