Mercoledì, 13 Gennaio 2021 14:58

Marsilio: passo avanti per messa in sicurezza sistema idrico del Gran Sasso

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Questa mattina il presidente Marco Marsilio, insieme al vice presidente Emanuele Imprudente, ha presieduto la Cabina di coordinamento e di verifica circa lo stato di avanzamento degli interventi di messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso.

La riunione ha permesso di fare il punto della situazione e di ascoltare dalla voce del Commissario Straordinario Corrado Gisonni lo stato di avanzamento delle attività. “Grazie alle attività del Commissario, che la Regione ha fortemente voluto e ottenuto dal Governo nello scorso giugno del 2019, è emersa una condizione sino a ora sconosciuta: in particolare, ci sono oltre 7 chilometri di canalizzazioni tombate sotto il tracciato autostradale non censite che non sono state mai ispezionate né sono ispezionabili in quanto, da quando sono state realizzate, ormai 40 anni fa, non se ne conosceva neanche il tracciato, né forse persino l’esistenza. È stata portata avanti una complessa operazione di georadar che, senza fare scavi ma geolocalizzando la presenza di questi manufatti, ne ha individuato il percorso e i punti in cui sarà opportuno realizzare quei pozzetti di ispezione che a oggi mancano completamente".

In questi giorni, il Commissario sta per assegnare la gara per fare questo lavoro. "Entro marzo sarà completata - assicurano Marsilio e Imprudente - questa preziosa indagine conoscitiva consentirà finalmente di sapere come sono fatti gli impianti di questa infrastruttura, che è la condizione madre per poter avviare ogni successivo intervento. Alla luce di quanto appreso, possiamo amaramente concludere che fino a oggi si parlava a vanvera di come mettere in sicurezza l’acquifero del Gran Sasso poiché non esisteva neanche una sufficiente conoscenza dell’infrastruttura di cui parliamo".

Stando al cronoprogramma presentato stamane, entro la fine dell’anno si completerà poi anche tutta la fase progettuale che consentirà, tra il dicembre 2021 e il gennaio 2022, di avere finalmente la possibilità di capire quali interventi devono essere fatti per risolvere questo annoso problema. "Si conferma la scelta positiva fatta di creare un commissario, grazie alla cui attività è venuta alla luce una situazione sottaciuta a cui porre rimedio. Abbiamo infine preso atto delle criticità rappresentate dal Commissario sulla difficoltà e la lentezza con cui il Governo sta consentendo di realizzare la struttura commissariale, a Roma non c'è neanche una sede e se il Commissario può operare è solo perché la Regione Abruzzo gli ha concesso alcune stanze dei propri uffici in comodato gratuito e nella relazione che mi accingo a inviare al Governo inserirò anche questa pressante richiesta di assistere adeguatamente il Commissario affinché possa fare fino in fondo il proprio lavoro senza ulteriori ritardi".

Forum H2O: "Da Marsilio sensazionalismo infondato"

"Le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal presidente Marsilio circa la 'scoperta' di ben 7 km di tubature 'tombate' nel Gran Sasso soffrono di quel sensazionalismo che bisognerebbe evitare nel trattare una vicenda così delicata, soprattutto se sono infondate. L'esistenza di queste tubature è ampiamente riportata nelle relazioni dei periti della Procura di Teramo. E, già allora, non vi era stata nessuna 'scoperta' ma semplicemente si riportava quanto messo nero su bianco negli elaborati del progetto del traforo così come realizzato".

E' la replica del Forum H2O alle parole del presidente della Giunta regionale. "Molto più semplicemente - chiariscono gli ambientalisti - lungo queste tubature alcuni pozzetti (i pozzetti, non la tubazione) erano stati tombati e ne rimanevano solo alcuni ispezionabili. Pertanto alcuni lunghi tratti delle tubazioni sotto al piano stradale, seppur perfettamente conosciute, non erano ispezionabili. La condotta deve essere tombata, oppure pensavano che l'acqua dovesse scorrere a cielo aperto lungo la linea di mezzeria dell'autostrada?".

È, d'altro lato, quanto scrive lo stesso Commissario Gisonni nelle sue relazioni depositate presso la regione Abruzzo il 31 dicembre scorso per ottenere - finalmente, dopo mesi di inutili tira e molla per non farla - la Valutazione di Incidenza Ambientale. "Progetto volto, appunto, al rifacimento dei pozzetti di ispezione che erano stati tombati e che il commissario ha ritrovato con il georadar. Un'operazione che in questi casi si fa di routine nelle strade di tutto il mondo. Ora, capiamo che la politica è sempre alla spasmodica ricerca di elementi per corroborare la propria azione, ma servirebbe sobrietà evitando di magnificare la necessità di un commissario 'straordinario' per un'operazione del genere, la ricerca di qualche tombino non più rintracciabile e l'ispezione di un sistema di condotte, attività del tutto normali in un paese civile, che arrivano per giunta a oltre due anni dalle perizie della Magistratura. En passant facciamo notare che si continua a non parlare della protezione dell'acquifero e dei laboratori di fisica nucleare. Rifare le tubazioni è passaggio obbligato e fondamentale ma solo la protezione dell'acquifero a monte di esse potrà consentire che vi sia immessa acqua pulita".

Ultima modifica il Mercoledì, 13 Gennaio 2021 18:19

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