"Il centrodestra conferma la totale mancanza di una visione a lungo termine dello sviluppo economico della Regione Abruzzo. La bocciatura in Consiglio regionale, da parte della III Commissione, della risoluzione in merito al corridoio europeo trasversale Tirreno-Adriatico, dimostra non solo l'incapacità di cogliere le occasioni di crescita per il nostro territorio, ma addirittura l'assenza di una volontà politica di farlo".
È il commento del Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi che, insieme al Capogruppo PD Silvio Paolucci, aveva firmato una risoluzione sul tema del corridoio europeo trasversale Tirreno-Adriatico, bocciata in Commissione.
"Inserire l'Abruzzo, come il MoVimento 5 Stelle chiede da anni in Consiglio regionale, nella rete comunitaria Ten-T, con il riconoscimento del Corridoio Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce - spiega Marcozzi - garantirebbe investimenti e un piano di crescita infrastrutturale di cui abbiamo urgente bisogno. Con questa decisione invece, Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia dimostrano di non essere interessate a lavorare per far inserire nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) la realizzazione di un progetto di trasformazione della linea ferroviaria Roma-Pescara che abbia le caratteristiche di una linea ferroviaria intermodale (tra i porti di Civitavecchia e Ortona) ad Alta Capacità, per il trasporto di persone e merci, secondo gli standard europei; di non essere interessate al completamento del Porto di Ortona con i previsti collegamenti viari e ferroviari e le opere di banchinamento e dragaggio. Tutte opere che, a quanto pare, rimangono bloccate nella vuota propaganda della Giunta Marsilio".
La maggioranza – aggiunge Marcozzi – oggi ha anche nuovamente rinunciato al passaggio dei porti di Pescara e Ortona all'Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia da quella di Ancona, "una soluzione che avrebbe fornito un valore aggiunto al Corridoio Tirreno-Adriatico e ai conseguenti benefici economici. A niente sono servite le dichiarazioni del Ministro per il Sud Provenzano quando, mesi fa, aveva confermato che il trasferimento fosse perfettamente compatibile con l’istituzione della Zes, facendo cadere l'unica scusa a cui il centrodestra si era aggrappato per giustificare l'ingiustificabile".
La decisione della Commissione chiarisce, una volta di più, tutta l'improvvisazione della guida politica di centrodestra. "Rinunciare alla sfida della trasversalità è a nostro avviso un errore storico, che rischia di condannare l'Abruzzo ad altri anni di immobilismo, rinunciando a una crescita a portata di mano. Oltretutto il Recovery Fund rappresenta l'occasione perfetta per dare ulteriore spinta allo sviluppo del nostro territorio, ma senza una visione a lungo termine è impossibile ottenere grandi risultati. E questo centrodestra dimostra ogni giorno di non averne, relegando la nostra regione all'anonimato".
A Marcozzi ha replicato, a stretto giro, il capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo. "Dare avvio alla Zes è la vera priorità per l’Abruzzo e per il suo sviluppo economico. Ciò si ottiene con la nomina del Commissario Straordinario da parte del Governo e del Ministro Provenzano, nomina che la Regione Abruzzo aspetta ormai da luglio 2020 ed è questo che tutte le sigle ed organizzazioni datoriali e sindacali ormai sostengono unitamente al governo regionale", ha spiegato l'ex assessore regionale.
"La risoluzione presentata dalla minoranza giallorossa Marcozzi/Paolucci - ha aggiunto Febbo - torna su argomenti che questa maggioranza e il governo regionale hanno da mesi affrontato e superato; pur riconoscendo la importanza e strategicità del corridoio europeo trasversale-intermodale, riteniamo che lo stesso abbia reale funzione e sviluppo quando la rete infrastrutturale ferroviaria che collega Tirreno e Adriatico si sarà realizzata. E’ per questo si è lavorato per fare inserire tra le opere strategiche del Recovery Plan la rete ferroviaria Pescara-Roma e mi sembra che l’obiettivo sia stato colto con la individuazione anche di risorse economiche importanti. Peraltro, da tempo e a sostegno dei nostri ragionamenti, abbiamo sottolineato l’inadeguatezza del porto di Civitavecchia con tutte le problematicità anche di natura economica che lo stanno coinvolgendo. A differenza di ciò che non è stato fatto per anni, oggi si è riusciti a creare un rapporto di interesse e reciprocità con l’Autorità di Sistema Portuale di Ancona che finalmente ha cominciato ad investire risorse economiche ed individuare strategie sul sistema portuale abruzzese".
Febbo ha sottolineato, inoltre, come ci sia interesse dell’intero sistema manifatturiero regionale - "il quale, e va ricordato, è il sistema più sviluppato del centro sud" – ad intercettare e confluire nella cosiddetta autostrada del mare che va dal canale di Suez a Rotterdam e Amburgo passando per Trieste. "Abbiamo offerto alla minoranza giallo/rossa di trovare accordo su una risoluzione unitaria ma l’offerta è stata rifiutata. E’ risultato chiaro, quindi, che l’unico obiettivo che la loro risoluzione voleva cogliere era quello di tornare su una polemica datata e superata, quindi di fare sterile opposizione e non già l’interesse della Regione Abruzzo la quale, come detto, ha un’unica priorità ed urgenza: la nomina del Commissario Straordinario".