"Le recenti notizie relative al mancato possesso di idonei requisiti ai fini dell'inquadramento nella dirigenza del dottor Stefano Di Rocco costituiscono un fatto grave sotto il profilo pubblico e assai spiacevole sotto quello strettamente privato, umano".
Così la direzione della Asl dell'Aquila risponde al deputato e coordinatore regionale della Lega Luigi D'Eramo, che sabato scorso, in una nota, aveva attaccato Di Rocco parlando, in merito alla sua posizione, di "gravi profili di illegittimità”
"Senza alcuna cura nella analisi obiettiva dei fatti" si legge nella risposta della Asl "è stato recato un danno all'Amministrazione, nel suo ruolo di soggetto preposto al perseguimento dei fini istituzionali attraverso donne e uomini con idonee competenze, e alla persona, le cui elevate competenze professionali e doti gestionali sono state riconosciute da tutte le Direzioni Strategiche che si sono succedute nella storia della ASL Avezzano-Sulmona-L'Aquila e che si sono avvalse del dottor Di Rocco, come strettissimo collaboratore, per la cura delle questioni più complesse e delicate".
"La storia professionale del dottor Di Rocco è nelle carte e il suo giusto ingresso nel profilo dirigenziale ha superato ogni vaglio di legittimità da parte degli Organi competenti. Non si può fare a meno di cogliere questa occasione per ringraziare il dirigente del prezioso e qualificato lavoro che egli giornalmente svolge affinché, pur senza la percezione di adeguati benefici economici, molteplici servizi ottengano guida sicura".