Martedì, 02 Marzo 2021 10:12

Chiusure delle scuole, i sindacati: "Subiamo approssimazione della politica. Vicinanza al personale della scuola dell'infanzia"

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"L'ordinanza n 11 del Presidente della Regione Marco Marsilio che prevede che, dal 1 marzo 2021, tutte le scuole della Regione Abruzzo, tranne la Scuola dell'Infanzia, svolgano le attività didattiche a distanza, di nuovo si profila come un atto non condiviso e di cui non si sono valutate le conseguenze. La scuola si trova, ancora una volta, a subire l'approssimazione della politica che non si confronta e non agisce in base ad un progetto sistemico, ma sull'onda di dati e numeri spesso non chiari, quando non addirittura per disegni politici che sfuggono all'etica della Scuola".

A denunciaro sono la segretaria della provincia dell'Aquila della Flc Cgil Miriam Anna Del Biondo, la segretaria della Uil Scuola Maria Gracia Committo, la segretaria della Snals Confsal Rosaria Lupi e il segretario della Gilda Unams Claudio Di Cesare.

"E' un anno ormai che sulla scuola piovono provvedimenti non organici e non interventi mirati e spesso da noi suggeriti" ribadiscono; "non vorremmo ripeterci, ma la politica dovrebbe garantire alla scuola una sicurezza che passi per i dovuti investimenti e per la capacità di programmare e di guardare in prospettiva. Capiamo bene, tra l'altro, le ragioni che hanno portato a non prevedere la didattica a distanza per la Scuola dell'Infanzia, ma non le condividiamo. La Scuola dell'Infanzia, che già da molti anni ha smesso di essere Asilo o Scuola Materna, ha acquisito negli anni una dignità diversa e maggiore grazie ad un'evoluzione virtuosa della professionalità del corpo docente. Eppure in questo momento sembra che abbia acquisito la funzione principale di servizio alle famiglie che, venuta meno la rete familiare di assistenza, hanno difficoltà a conciliare la vita lavorativa e quella familiare. Non ci siamo. Non siamo d'accordo".

E' un processo involutivo - denunciano le segreterie provinciali dei sindacati - "che porta con sé il rischio che la Scuola dell'Infanzia torni ad essere connotata come ente di cura e di assistenza che è ben altro rispetto alla grande funzione pedagogica, didattica ed educativa che la distingue. Dichiariamo quindi la nostra piena vicinanza e solidarietà al personale docente della Scuola dell'Infanzia che, tra l'altro, lavora a stretto contatto con bambini e bambine che non indossano la mascherina. Personale a cui, spesso, non vengono forniti dispositivi di tutela individuale degni del disagio che vivono. Sarebbe forse opportuno che a tale personale venisse data la priorità per la vaccinazione e che fosse dotato a tappeto, e non a discrezione di dirigenti scolastici più o meno generosi ed attenti, tutto il materiale necessario a permettere di svolgere in sicurezza un lavoro diventato sempre più simile all'esercizio della sopravvivenza".

L'emergenza non è scoppiata oggi. "Un anno per noi è più che sufficiente. Chiediamo un'attenzione diversa alla Scuola ed auspichiamo il ritorno, se non altro, all'ascolto di chi nella scuola opera e di chi della scuola fruisce".

Ultima modifica il Martedì, 02 Marzo 2021 21:32

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