A poco è servito il voto unitario del Consiglio comunale dell'Aquila che, nei giorni scorsi, all'unanimità, ha approvato una mozione che impegna il sindaco Pierluigi Biondi a farsi parte attiva, ad ogni livello politico e istituzionale, "al fine di ottenere l'inserimento della idea progettuale di collegamento ferroviario L'Aquila-Roma, essenziale per lo sviluppo del territorio, nel programma delle opere pubbliche strategiche e per evitare, così, l'ulteriore marginalizzazione sociale ed economica della città capoluogo di Regione".
Il governo di Regione Abruzzo, infatti, è deciso, almeno a parole, ad andare fino in fondo col collegamento ferroviario veloce tra Roma e Pescara, così come da progetto di prefattibilità acquisito dalla Giunta regionale nei giorni scorsi; un'opera da quasi 7 miliardi che dovrebbe collegare il Tirreno all'Adriatico attraverso Avezzano e Sulmona in una più ampia visione di trasporto intermodale 'dentro' il corridio europeo 5, da Barcellona a Ploce, che ci si augura possa passare dall'Abruzzo, dal porto di Ortona, e non dalle Marche, che spingono per inserire nel passante la portualità di Ancona.
"E’ un obiettivo che la Giunta regionale da me guidata ha assunto come prioritario nel mandato di governo, e verso il quale la Regione ha già da tempo dimostrato la sua coerenza con atti e documenti ufficiali", le parole del governatore Marco Marsilio che ha accolto, così, l'appello inoltrato ieri da un cartello di quindi associazioni datoriali e sindacali.
Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, CGIL, CISL, UIL e UGL (sigle che rappresentano il mondo dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, della cooperazione, dell’industria, dei servizi e del turismo oltre che del mondo del lavoro) hanno messo nero su bianco la necessità del pieno riconoscimento del cosiddetto 'Corridoio intermodale 5 che, secondo le indicazioni del Parlamento europeo, mira a interconnettere penisola Iberica, Italia e Balcani, lungo la direttrice che da Barcellona muove verso Civitavecchia, Ortona e Ploce. "Questa direttrice - viene ribadito - "è più lineare ed economicamente vantaggiosa rispetto a percorsi alternativi, che escluderebbero la nostra regione dallo sviluppo economico e territoriale derivante dal passaggio della rete intermodale europea". Condizione possibile, sottolinea dunque il testo, "solo se il nostro territorio sarà in grado di intercettare, da protagonista, le principali scelte strategiche legate alla mobilità continentale": scelte come le reti transeuropee Ten-T, ora soggette e revisione, destinate a ipotecare a lungo il futuro dei territorio interessati e per questo oggetto di proposte tra loro alternative.
E in questo senso, è fondamentale il collegamento veloce Roma-Avezzano-Pescara, così come ribadito, nel pomeriggio di ieri, dal parlamentino dei sindaci della Marsica riunito ad Avezzano dal sindaco Gianni Di Pangrazio, alla presenza della sindaca di Sulmona Anna Maria Casini. "Il progetto nazionale che vede l’inserimento del potenziamento della rete ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara tra gli interventi strategici della trasportistica europea permetterà all’Abruzzo di uscire dall’isolamento e quindi diventare regione di riferimento per il centro Italia. E’ di importanza strategica", si legge nel documento approvato all’unanimità dall'assemblea, "e rappresenta un’occasione unica per il territorio. Il potenziamento della rete ferroviaria Roma-Avezzano-Sulmona-Pescara, insieme alla ZES (zona economica speciale), è la vera unica opportunità di questo Secolo per ammodernare l’intera Regione e dare un significato reale allo sviluppo ambientale, economico, sociale, culturale e turistico dell’intero territorio Abruzzese".
Lo sviluppo della Regione, quindi, per i sindaci e gli altri partecipanti alla riunione, tra cui il senatore Primo Di Nicola (M5s), i consiglieri regionali Simone Angelosante (Lega), Mario Quaglieri (Fratelli d'Italia) e Giorgio Fedele (M5s), il Presidente di Confindustria Abruzzo Marco Fracassi, i rappresentanti provinciali delle categorie produttive, degli industriali, del mondo agricolo, dei costruttori e dei sindacati "passa su un unico binario. Ogni altra ipotesi sul tracciato della ferrovia portata sul tavolo in questo momento", continua il documento, con un riferimento esplicito ai politici del versante aquilano, "rischia di intaccare il grande lavoro svolto fino a oggi e impattare sulle tempistiche richieste dall’Europa come condizione di finanziamento, influendo così negativamente anche sulla Zes".
In quest’ottica, i partecipanti hanno inteso sollecitare la Regione e il Governo nazionale a "programmare le ulteriori risorse economiche per coprire i costi dell’intero investimento che sono pari 6 miliardi e 200 milioni di euro", esortando "tutte le forze politiche a mantenere un atteggiamento di intelligente collaborazione per lavorare, come fatto negli ultimi tempi, in sinergia sui temi strettamente collegati dell’intermodalità, della Zes e della realizzazione del potenziamento ferroviario Pescara-Avezzano-Roma". Ai vertici della regione Abruzzo e ai Parlamentari abruzzesi, invece, è stata chiesta "una presa di posizione netta, chiara e pubblica verso il Governo centrale e la Commissione Europea per il pieno riconoscimento della trasversale Est-Ovest da Civitavecchia a Pescara/Ortona attraverso il corridoio trasversale delle reti transeuropee".
Il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, ha invitato Di Pangrazio a chiedere al primo cittadino dell'Aquila, Pierluigi Biondi, di "sostenere il progetto strategico per tutto l'Abruzzo, in segno di unità lasciando da parte i campanilismi".
Sul punto, Marsilio ha confermato l'impegno della Regione. "Ringrazio le associazioni di categoria e i sindacati che stanno dando vita a una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione della politica abruzzese verso il comune obiettivo del riconoscimento del corridoio tirreno-adriatico, in vista della revisione delle Reti Ten-t. Reti che hanno visto l’Abruzzo finora drammaticamente escluso, sia per l’asse est-ovest che per quello nord-sud. Un’esclusione che comporta per il nostro territorio il rischio di un’oggettiva marginalizzazione. E’ un obiettivo che la Giunta regionale da me guidata ha assunto come prioritario nel mandato di governo, e verso il quale la Regione ha già da tempo dimostrato la sua coerenza con atti e documenti ufficiali".
Nell’ottobre scorso - ha ricordato Marsilio - il MIT ha chiesto alla Regione Abruzzo di avanzare la propria proposta di revisione delle reti TEN-T. "La Regione Abruzzo, insieme a Marche, Molise e Puglia, ha formulato alla Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni una proposta contenente l’inclusione nella rete Core della sezione 'Ancona-Bari' lungo l’asse adriatico e della sezione trasversale 'Civitavecchia-Pescara-Ortona' che collega il mar Tirreno al mar Adriatico, entrambe non recepite nel 2013 nella rete centrale, prerequisito essenziale per appartenere ad un Corridoio. Al momento, al Ministero delle Infrastrutture sono in corso gli incontri bilaterali tra le Strutture tecniche dello stesso Ministero e la Commissione Europea per esaminare le proposte pervenute dalle varie Regioni e valutare i criteri di ammissibilità, che devono essere omogenei su tutto il territorio della Unione Europea".
Per quanto concerne quella avanzata dalla Regione Abruzzo, in base ai requisiti stabiliti dal Regolamento UE 1315/2013, i porti di Pescara ed Ortona non rientrerebbero né nella rete Core né in quella Comprehensive a causa dell’insufficiente volume di traffico merci movimentato negli anni 2018-2019 (per Pescara il volume è 0, mentre per Ortona, essendo allo 0,06%, è inferiore al minimo stabilito, cioè lo 0,1% del volume complessivo a livello europeo); Ortona però potrebbe essere inserita almeno nella rete Comprehensive nel caso in cui il Ministero Infrastrutture volesse farne 'pesare' la valenza di porto militare. La proposta è stata rimessa, a seguito degli incontri bilaterali, alla Struttura Tecnica di Missione del Ministero per le decisioni da concordare con il Ministro dei Trasporti.
"Pertanto - ha aggiunto Marsilio - chiedo ai parlamentari abruzzesi di intraprendere un’azione politica di sensibilizzazione del Ministro Giovannini affinché dia la direttiva di tenere in giusta considerazione la valenza strategica di natura militare del porto di Ortona, in modo da proporla alla Commissione Europea come porto Comprehensive (Globale), come già richiesto dalla Regione Abruzzo. Per quanto concerne, invece, l’inserimento nella rete CORE delle infrastrutture viarie e ferroviarie trasversali (da est a ovest) si sta valutando se ci siano i requisiti per classificarle come rete Core. I negoziati politici tra Commissione Europea e Governo italiano avranno inizio a settembre 2021 e si concluderanno presumibilmente entro fine del 2023".
Per dare forza alla pretesa di Regione Abruzzo, ha dunque aggiunto Marsilio, "un passo fondamentale è dimostrare che lo Stato italiano, nel suo complesso, è il primo a credere nell’importanza del corridoio tirreno-adriatico, potenziando le infrastrutture e facendo investimenti seri. La nomina, annunciata oggi, del Commissario per la realizzazione del potenziamento e velocizzazione della ferrovia Roma-Pescara nella persona dell’ing. Vincenzo Macello va nella giusta direzione. E’ la strada che, anche in questo frangente, l’Abruzzo ha indicato per prima, chiedendo e ottenendo a marzo 2020 un Tavolo istituzionale con la Regione Lazio, il Mit e RFI, che sei mesi dopo ha generato il progetto condiviso da tutte le Istituzioni interessate (prima volta nella storia a raggiungere questo obiettivo). Ora che si passa alla fase operativa, occorre stanziare tutte le risorse, utilizzando tutti gli strumenti disponibili: dal PNRR (che può contenere solo la parte realizzabile entro i termini stretti imposti dal Recovery Plan) al Bilancio ordinario, attraverso il Contratto di Programma con RFI. Sono certo che, anche grazie alla spinta di imprese, associazioni e sindacati, tutta la delegazione parlamentare abruzzese si adopererà affinché i fondi vengano stanziati e l’opera realizzata nella sua interezza (compreso il potenziamento cargo)".