Lunedì, 02 Agosto 2021 11:51

Incendio Pescara Sud, si contano i danni. Marsilio: "Attacco sistematico"

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Dopo l'inferno di fuoco che domenica ha devasato Pescara sud e la zona della Riserva dannunziana, è iniziata la conta dei danni.

L’intera area è stata bonificata nella notte e, dall’alba di oggi, la situazione è stata dichiarata sotto controllo.

La scorsa notte i vigili del fuoco hanno bonificato e sorvegliato l’intera area con diverse squadre, spegnendo sul nascere qualche piccolo focolaio che si era riattivato.

Ma nella notte, nel Pescarese, altri uomini e mezzi dei vigili del fuoco hanno lavorato per domare dei roghi nelle zone di Farindola (già interessata ieri da un vasto incendio), Castiglione a Casauria, Montebello di Bertona e Città Sant’Angelo. All’alba di oggi la situazione era sotto controllo. Ieri sera sono giunte a Pescara dal Lazio e dalla Toscana le colonne mobili dei vigili del fuoco per dare man forte ai colleghi abruzzesi.

Intanto sempre all’alba è stato svuotato il PalaBecci del porto turistico di Pescara dove ieri erano confluite alcune persone che erano rimaste leggermente intossicate negli incendi di Pescara. Nelle prossime ore, gradualmente, le persone evacuate dalle case soprattutto per motivi precauzionali, rientreranno nelle proprie abitazioni. Come riferito dalle forze dell’ordine ieri erano state evacuate un centinaio di persone oltre a lidi balneari e ad una casa di riposo.

"Abbiamo ancora alcune decine di persone fuori di casa fra cui 33 suore del convento di via De Cecco, ieri abbiamo avuto 60 persone che hanno dormito fuori di casa, mentre alcune decine di persone sono state curate dai sanitari. L’angoscia è stata tanta e oggi fa ancora più male con alberi scheletrici, alcuni crollati e altri pericolanti. Quelli subiti ieri sono danni incalcolabili”.

A parlare è il sindaco di Pescara, Carlo Masci.

“Oggi nel giorno del dolore – aggiunge – mi sento di dire grazie agli uomini della Protezione Civile, a quelli delle forze dell’ordine e soprattutto ai cittadini di Pescara che sono scesi in strada con secchi d’acqua, tubi, pompe e ogni mezzo di fortuna per cercare di spegnere l’incendio che divampava in diverse zone della parte sud di Pescara. Alla fine siamo riusciti a spegnere l’incendio ma mi auguro che se c’è la mano dell’uomo i responsabili vengano puniti severamente e mi auguro che la mano che ha armato questo incendio bruci all’inferno”.

Focolai ancora attivi nel Chietino

Le situazioni più critiche riguardano Ortona e Fossacesia. In entrambi i comuni, le fiamme sono arrivate a lambire le abitazioni. La strada statale 652 “Di Fondo Valle Sangro” è provvisoriamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, a causa di un incendio ai margini della sede stradale, in località Fossacesia (CH). Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, è presente il personale di Anas per la gestione della viabilità e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile.

A Ortona, dove sono in corso incendi lungo la statale 16 in località Peticcio, San Donato e vicino al cimitero canadese. Più a sud continua a bruciare la pinetina di Rocca San Giovanni dove è in arrivo anche un elicottero per tutelare anche un deposito di carburanti Eni che si trova non distante. Fuoco anche a Fossacesia Marina, sempre sulla SS 16 e l'innesto della superstrada Val di Sangro e la parallela strada provinciale Pedemontana, già ampiamente colpite ieri con rischio di incendi anche di alcuni capannoni industriali. Ieri sera a Fossacesia Marina i lapilli dei cannneti bruciati sulla statale hanno raggiunto anche alcuni stabilimenti balneari, diversi ombrelloni a palmeto sono stati bruciati al Supporter Beach. Lambita dal fuoco anche la stazione ferroviaria di Fossacesia- Torino di Sangro. Sono numerose le squadre dei vigili del fuoco impegnate. Roghi sulla dorsale costiera anche a Casalbordino e fino a Vasto, sempre con interessamento dei tratti sulla SS 16.

Marsilio: “C'è quasi sempre la mano dell'uomo dietro”

"Abbiamo avuto un attacco sistematico con decine di focolai in tre province. Ovviamente non è per niente casuale ed è inutile pensare che si tratti solo di casualità di natura. Quando accade questo nei giorni di maggior caldo e vento e in maniera così sistematica e scientifica in punti di difficile accesso con difficoltà per spegnere è chiaro che c'è quasi sempre la mano dell'uomo dietro e spero che le indagini e la magistratura e gli inquirenti facciano uno sforzo importante per assicurare alla giustizia questi delinquenti che mettono a rischio vite umane oltre a distruggere un patrimonio ambientale preziosissimo”, ha detto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. “A Pescara – ha aggiunto – è stata aggredita la Pineta Dannunziana e una delle nostre principali zone paesaggistiche. Stato di calamità? Vedremo. Ora pensiamo a spegnere gli incendi”.

Ultima modifica il Lunedì, 02 Agosto 2021 17:24

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