Mercoledì, 01 Settembre 2021 11:37

CGIL: biblioteche d'Abruzzo ancora chiuse per mancata sanificazione

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Il 16 luglio scorso la CGIL aveva denunciato la chiusura delle biblioteche d’Abruzzo: non c’era la copertura finanziaria per la sanificazione ambientale ordinaria e straordinaria delle diversi sedi. Poco meno di un mese dopo, il 3 agosto, il Consiglio regionale - approvando un emendamento del Pd - aveva stanziato le risorse necessarie: era stato assicurato che, nel più breve tempo possibile, sarebbe stato redatto il piano per la riapertura da inviare al gruppo tecnico scientifico regionale per la necessaria approvazione e si sarebbe proceduto con appositi affidamenti a ditte esterne per procedere alle necessarie operazioni di sanificazione.

Sanificazioni che avrebbero dovuto riguardare tutti gli uffici regionali, visto che le ultime risalivano al febbraio 2021.

Addirittura, era stato assicurato che le attività necessarie per la riapertura delle biblioteche e per continuare a mantenere aperti tutti gli uffici regionali sarebbero state effettuate già dal 9 agosto.

"Ma sotto il cocente sole di agosto si sono sciolti anche i buoni propositi", denuncia oggi la CGIL. Infatti, "le biblioteche sono ancora chiuse: non sappiamo se il gruppo tecnico scientifico regionale abbia autorizzato il piano per la riapertura e sembrerebbe che, nel mentre, neppure le operazioni di sanificazione ordinaria siano state effettuate nelle Biblioteche e negli uffici regionali che, comunque, restano aperti in piena violazione dei Protocolli e delle disposizioni dello stesso Ente regionale", l'affondo della segretaria generale della FP Abruzzo e Molise Paola Puglielli e del segretario generale CGIL Abruzzo e Molise Carmine Ranieri.

La mancata riapertura delle biblioteche nei mesi di maggiore afflusso turistico, se è vero che le biblioteche e le pinacoteche implementano l’offerta turistica della Regione, "ha già avuto pesanti ricadute sui nostri territori; ora, con la riapertura delle scuole e delle università, si privano ancora le comunità di servizi essenziali alla vita di una società democratica e libera: prestito di libri, informazioni bibliografiche a studenti e studiosi, servizi di prestito digitale. Oltre che di tutte le attività di promozione della vita culturale delle comunità su cui insistono: presentazioni di libri, letture per genitori e bambini, mostre, attività musicali e teatrali; le biblioteche sono delle vere e proprie piazze del sapere, luoghi essenziali sottratti alle leggi oggi imperanti del mercato o dell’isolamento digitale".

L’Amministrazione regionale - l'affondo della CGIL - "continua a dimostrare una profonda inadeguatezza su temi essenziali come la sicurezza dei propri dipendenti e la vita culturale delle comunità locali e solo questo basta per chiedere d'intervenire in maniera puntuale per risolvere e superare questa incresciosa empasse".

Ultima modifica il Mercoledì, 01 Settembre 2021 11:59

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