L’assemblea straordinaria degli avvocati del foro dell’Aquila, riunitasi il 24 settembre, ha deliberato la prosecuzione dello stato di agitazione già proclamato il 10 maggio scorso dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati "stante" si legge in una nota "il permanere dei gravi disagi correlati alla disfunzione ed all’inefficienza dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, unico punto di accesso per l’avvocatura per compiere gli adempimenti necessari per lo svolgimento della professione forense e per i cittadini per usufruire dei servizi".
Gli avvocati chiedono "con forza, pur nel rispetto delle norme sul distanziamento, pur con l’uso dei dispositivi di protezione individuale e previa esibizione del green pass, l’immediata riapertura delle Cancellerie ed il ripristino del consueto orario di apertura delle stesse. Ciò ritenendo strumentale il diniego di accesso agli uffici, esistendo allo stato forme efficaci di contenimento della pandemia. L’Assemblea ha dato altresì mandato al Consiglio dell’Ordine di organizzare una forma di protesta, laddove le istanze dell’Avvocatura venissero disattese".