“Non è stato solo un attacco alla Cgil ma a tutto il mondo del lavoro. Dobbiamo ricostruire l’unità dei lavoratori e delle lavoratrici, per poter rimandare al mittente queste provocazioni”
Così Francesco Marrelli, segretario provinciale della Cgil L’Aquila, commenta l’assalto condotto ieri nella sede centrale del sindacato, a Roma, dai neofascisti di Fora Nuova durante il corteo non autorizzato organizzato dal movimento no green pass.
Anche all’Aquila, questa mattina, si è svolto un presidio nella sede della Camera del Lavoro, in via Saragat, per condannare quanto accaduto. Centinaia di assemblee analoghe si sono tenute in tutta Italia. E intanto per sabato 16 ottobre è stata convocata una manifestazione nazionale unitaria con Cisl e Uil che si terrà a piazza S. Giovanni.
Al presidio hanno preso parte tanti iscritti e anche numerosi esponenti della politica cittadina: i consiglieri comunali Stefano Palumbo e Paolo Romano, la segretaria del Pd Emanuela Di Giovambattista, il coordinatore di Articolo 1 Abruzzo Fabio Ranieri, Pierluigi Iannarelli di Sinistra Italiana, la deputata del Pd Stefania Pezzopane, il presidente dell’Anpi provinciale Fulvio Angelini.
“E' una risposta al vile attacco fascista perpetrato ai danni della sede della Cgil nazionale” dice Marrelli “E’ stata presa di mira la Cgil perché tra i nostri valori fondanti c’è quello dell’antifascismo. Il nostro gruppo dirigente, negli anni, ha combattuto il fascismo, siamo l’effettivo nemico. La nostra è la più grande organizzazione sindacale italiana, non è stato solo un attacco alla Cgil ma a tutto il mondo del lavoro. Dobbiamo ricostruire l’unità dei lavoratori e delle lavoratrici per poter rimandare al mittente queste provocazioni”.
“Bisogna ricostruire un luogo di democrazia e partecipazione” osserva Marrelli “Le forze politiche devono sciogliere definitivamente qualsiasi ambiguità. Il fascismo è anticostituzionale, le organizzazioni che si ispirano a quei valori non possono avere legittimità. Chiediamo ai partiti di prendere definitivamente una posizione”.
Nell’assemblea dell’Aquila sono riecheggiate le parole che il segretario generale Maurizio Landini ha pronunciato nel suo intervento al presidio di Roma organizzato davanti la sede devastata ieri, in corso Italia: “Se qualcuno ha pensato di intimidirci, di metterci paura, di farci stare zitti, deve sapere che la Cgil e il movimento dei lavoratori hanno già sconfitto il fascismo in questo Paese e riconquistato la democrazia. Non ci intimidiscono, non ci fanno paura. Se oggi possiamo parlare di “ripresa è perché un anno e mezzo fa il sindacato anche con lo sciopero ha portato all’approvazione dei Protocolli che hanno garantito salute e produzione sui luoghi di lavoro senza alcun focolaio. Quel metodo ha funzionato nell’emergenza e deve funzionare a maggior ragione ora. Non abbiamo scritto “Giocondo” sulla fronte: vogliamo essere attori protagonisti nella gestione dei soldi e degli investimenti del Pnnr per le vere riforme che servono al paese: ammortizzatori, pensioni, sanità pubblica, conoscenza”.
“Non sono in atto solo tentativi di dividere i lavoratori e le forze sindacali” osserva Marrelli “c’è un tentativo, ancora più grave, di togliere la parola ai lavoratori. Noi un’idea di Paese l’abbiamo, è quella di superare le disuguaglianze e combattere la povertà per rendere il lavoro dignitoso attraverso il riconoscimento del giusto salario. Credo che sia proprio questo a dare fastidio, non solo ai fascisti ma anche a quegli imprenditori che non capiscono che la strategia del sindacato è quella di farlo crescere questo Paese e non di farlo tornare indietro”.
La condanna di Marsilio e Biondi
In tarda mattinata anche il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi si è recato nella sede della Cgil per incontrare il direttivo provinciale del sindacato. "Esprimo tutta la solidarietà, della città dell'Aquila e mia personale, per i gravissimi fatti registrati ieri a Roma nella sede nazionale del sindacato. Episodi inaccettabili e ingiustificabili, da condannare fermamente" ha scritto Biondi sul proprio profilo Facebook.
I fatti di Roma sono stati condannati anche dal presidente della Regione Marco Marsilio, che ha chiamato il segretario regionale della Cgil Abruzzo e Molise, Carmine Ranieri, per esprimere la "totale e incondizionata" solidarietà per l’attacco subito dagli attivisti di Forza Nuova nella giornata di ieri a Roma.
“Bene ha fatto la Cgil a rispondere a questo attacco aprendo tutte le sue sedi, che evidentemente qualche provocatore vorrebbe ‘chiuse’. Tutte le Istituzioni e le forze politiche di ogni schieramento sono a fianco della CGIL oggi, come di chiunque altro venisse attaccato nel suo diritto a esprimere liberamente la propria legittima attività associativa. Mi auguro che il Ministero degli Interni, responsabile di una clamorosa ed evidente defaillance operativa nella gestione dell’ordine pubblico, sappia presto assicurare in tutto il Paese la legalità e la civiltà del confronto politico, sindacale e associativo”.
Solidarietà alla Cgil anche da Fratelli d'Italia
La nota del Coordinamento regionale di Fratelli d'Italia Abruzzo: "Il coordinamento regionale di Fratelli d'Italia esprime sentimenti di sincera solidarietà nei confronti della Cgil e dei suoi esponenti, condannando fermamente i gravissimi episodi di violenza e vandalismo registrati ieri a Roma nella sede nazionale del sindacato. In queste ore diversi rappresentanti del partito del territorio abruzzese hanno già avuto modo di manifestare, pubblicamente e in privato, la propria vicinanza ai membri della Camera confderale del Lavoro. Episodi come quelli registrati nella capitale sono inaccettabili e ingiustificabili".
Sinistra Italiana
"L'attacco squadrista alla, sede nazionale della CGIL è di una gravità inaudita, sia perché organizzato in grande stile dai fascisti di Forza Nuova, che per la simbologia che evoca i tempi bui della nostra storia, spazzati via dalla Resistenza e dalla Liberazione. L'assalto alla più grande e rappresentativa Organizzazione di massa del nostro Paese è un attacco alle lavoratrici e ai lavoratori e, nel contempo alla libertà e alla Democrazia. Le coperture politiche e il clima determinato dai fascisti e dai razzisti rende questa fase pericolosa. Sono quanto meno necessarie la vigilanza democratica e una forte e immediata mobilitazione, come il Sindacato unitario ha già prontamente deciso. Mai più fascismi e per questo tutte le formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte immediatamente".
Lo scrive, in una nota, il direttivo di Sinistra Italiana L'Aquila.
Pezzopane: "Sciogliere organizzazion neofasciste"
"Esprimo solidarietà al Segretario Landini, a tutta la Cgil, al Segretario Francesco Marrelli ed a tutta la Cgil della Provincia dell’Aquila Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte e cancellate dalla società democratica. Quanto accaduto a Roma è gravissimo, basta sottovalutazioni, non è uno scherzo, ne’ folklore. Ogni fenomeno neofascista è portatore di violenza, dittature, perdita della democrazia, guerra, morti, stragi. Non vogliamo tornare indietro. Questi episodi ci riportano allo squadrismo fascista e terrorista. E tutte le formazioni politiche e culturali di destra, anche qui a L’Aquila ed in Abruzzo, prendano nettamente le distanze da questa violenza e dai gruppi neofascisti. Quanto accaduto a Roma è un vero e proprio attacco alla democrazia e va fermato. La mia solidarietà alle forze dell’ordine che ieri hanno subito violente aggressioni da quei farabutti sovversivi, ci sono stati dei feriti, a loro ed alle loro famiglie la mia vicinanza“.
Lo afferma la deputata del Pd Stefania Pezzopane.
Santangelo: "Isolare i violenti"
“Da cittadino, da uomo delle istituzioni ma ancor più data la mia provenienza dal mondo sindacale esprimo piena solidarietà al Segretario della CGIL e a tutti i cittadini che (come me) oggi si sentono feriti per aver subito un vile attacco alla libertà di espressione e di partecipazione associativa. La manifestazione no Green pass è stata presa come pretesto per innescare un clima di violenza al quale si deve rispondere con fermezza, isolando i violenti”
Così in una nota il Vice Presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo.