Venerdì, 27 Giugno 2014 18:46

L'Aquila. Continua il processo a CaseMatte, in aula teste dell'accusa

di 

Stamane nuova udienza al tribunale di Bazzano (L'Aquila) nel cosiddetto "processo a CaseMatte", spazio sociale nato dopo il terremoto all'interno dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio. Alla sbarra 12 imputate e imputati, con l'accusa di aver "invaso" abusivamente lo spazio dell'ex bar del manicomio, di proprietà dell'Azienda sanitaria locale (Asl) dell'Aquila.

Oggi il processo è proseguito con il dibattimento della pubblica accusa, rappresentata dal pm onorario Rita Di Gennaro. Come nell'ultima udienza (24 febbraio scorso) il giudice Giuseppe Grieco ha continuato ad ascoltare i testimoni del pm. A parlare, per la seconda volta, è stato il sostituto commissario della Polizia Benito Pasqua, uno dei firmatari dell'indagine.

"Abbiamo immortalato i presenti nell'area attraverso riprese video effettuate in ore diurne, durante le quali non c'erano attività pubbliche, come dibattiti e concerti – ha sottolineato Pasqua – conosco molti degli imputati personalmente, per questo non abbiamo proceduto all'identificazione in loco".

Il problema dell'identificazione degli imputati è stato sollevato già nell'udienza del febbraio scorso. Anche oggi, dunque, la Digos dell'Aquila ha ammesso in sede processuale che l'identificazione non venne eseguita formalmente, ma fu posta in essere tramite "la conoscenza" delle persone poi segnalate. In altre parole, non sono stati chiesti documenti alle persone oggi accusate di aver invaso l'edificio della Asl, ma sono stati identificati, segnalati e successivamente denunciati individui "noti alle forze dell'ordine", come animatori dei movimenti attivi all'Aquila nel post-sisma.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 31 ottobre, quando saranno ascoltati i primi testimoni della difesa. La lista depositata dagli avvocati difensori è lunga (14 teste), ma probabilmente non saranno ammessi a testimoniare più di due persone per ogni posizione.

"La testimonianza è stata piuttosto approssimativa – ha dichiarato a fine udienza Lorenzo Cappa, uno degli avvocati difensori – non furono distinti i ruoli delle singole persone. Le prove riguardano fatti che nulla hanno a che vedere con il momento della presunta invasione".

"Dopo i 'Casalesi' dunque, eccoci, alla sbarra arriviamo noi, i CaseMattesi", è stato il commento ironico pubblicato ieri sul sito web del Comitato 3e32, che di CaseMatte ha fatto il proprio campo base. In realtà, oggi è paradossalmente avvenuto il contrario. Nell'aula C del tribunale di Bazzano, infatti, gli imputati per il processo a CaseMatte hanno preceduto proprio gli interrogatori di garanzia ai componenti della famiglia Di Tella, arrestati per le note vicende dei giorni scorsi.

Lunedì prossimo, invece, inizierà il processo per la manifestazione del 9 novembre 2010 all'Aquila. Il procedimento vede 14 imputati e imputate, accusati di violenza privata nei confronti dell'ex commissario per la ricostruzione Antonio Cicchetti, e di manifestazione non autorizzata, in occasione dell'ultima visita dell'allora premier Silvio Berlusconi. In questo procedimento ancora non si apre la fase dibattimentale, perché nella prima udienza fu ricusato dalla difesa il giudice Quirino Cervellini, in quanto avrebbe avuto un conflitto di interessi con lo stesso Cicchetti.

Ultima modifica il Venerdì, 27 Giugno 2014 19:30

Articoli correlati (da tag)

Chiudi