Ennesimo black out sul Gran Sasso: il comprensorio è rimasto senza corrente per un guasto alla linea elettrica.
Stavolta, a causarlo non è stata una slavina bensì la così detta galeverna, fenomeno meteorologico conosciuto a Campo Imperatore: di fatto, il brusco abbassamento delle temperature, seguito al vento umido dei giorni scorsi, ha determinato la formazione di strati di ghiaccio che hanno sovraccaricato la linea elettrica aerea determinando la rottura di uno dei cavi di alimentazione, tra l'ex stazione intermedia e Campo Imperatore, in prossimità della 'Grotta della Pala'.
A causa dei problemi alla linea elettrica, sia la stazione di Fonte Cerreto che Campo Imperatore sono rimaste isolate: "Pertanto - ha fatto sapere il Ctgs - non è al momento possibile comunicare telefonicamente o via mail con la biglietteria di Fonte Cerreto e la stazione di monte".
Un bel guaio a qualche giorno dall'avvio della stagione invernale che, dunque, rischia di slittare; gli operai dell'Enel si sono messi subito al lavoro per riparare il guasto ma il maltempo non aiuta.
E non mancano le polemiche: "Tanto tuonò che piovve", la stoccata di Luigi Faccia; "sono anni che parliamo di sottoservizi, io stesso ne ho parlato in più occasioni suggerendo l’estrema urgenza di questa opera. SaveGranSasso, oltre ad essere protagonista della raccolta di 12.000 firme a supporto della rimodulazione dei vincoli di Natura 2000, spesso ha cercato di essere propositiva nell’evidenziare e supportare la strategia più opportuna per infrastrutturare la nostra montagna e dotarla deiservizi essenziali. Nell’elenco c’erano sempre i sottoservizi, accompagnandoli sempre con la stessa frase: 'la casa va costruita dalle fondamenta e non dal tetto'. Come si può pensare di fare un albergo con 100 posti letto ed ogni tipo di comfort, senza fare in anticipo una precisa e puntuale urbanizzazione, supportata dalla realizzazione di un tunnel, per interrare e portare a monte, i servizi necessari alla vita dell’uomo e delle strutture?".
Una domanda più che legittima.
Detto ciò, "vorrei fare due riflessioni non meno importanti - aggiunge Faccia - per evidenziare quanto disagio può causare, nella vita di tutti giorni, un territorio non strutturato e mal organizzato. A causa della rottura del cavo elettrico (succede molto più spesso di quanto si pensi), un’intera popolazione è da due giorni senza il servizio televisivo, apprestandosi al terzo giorno consecutivo e, da oggi, non potrà usufruire del servizio WIFI, visto la mancanza di energia elettrica sui ripetitori e l’esaurimento delle batterie di sussistenza. Per quanto riguarda la seconda riflessione, il nostro pensiero va ai tecnici ENEL e a tutti gli uomini che, in questo momento, rischiano la vita in un posto pericoloso, con molta neve e ghiaccio, per poter dare di nuovo un servizio basilare alle popolazioni montane".