"A questo punto non mi rimane altro che legarmi una corda intorno al collo e la faccio finita proprio domani, il giorno del mio compleanno, per fare la fine delle precedenti vittime".
A lanciare la terribile minaccia è Dino Rossi del Cospa Abruzzo, associazione a tutela degli allevatori, che 'rincorso' da Equitalia per alcune cartelle esattoriali aveva manifestato l'intenzione - per domattina - di sversare alle porte della sede aquilana della società di riscossione un metro cubo di letame, con apposito trattore a tenuta stagna.
L'allevatore aveva reso nota la sua protesta agli organi competenti, tra cui il prefetto, ma oggi sostiene che il "il Questore di L'Aquila, minaccia di sguinzagliare la Polstrada, al fine di soffocare la mia giusta protesta, per l'azione mossa nei miei confronti da Equitalia. Il mio pensiero - si legge in una nota a firma dell'allevatore - è che mi trovo davanti ad un vicolo cieco, le istituzioni che dovrebbero stare dalla parte dei cittadini onesti si trovano dall'altra parte della barricata e fanno di tutto per minimizzare il danno che questo ente di riscossione mette in atto nei confronti dei lavoratori onesti. Le mie condizioni, come quelle di tutti gli agricoltori, sono tragiche, a malapena riusciamo a mantenere le nostre aziende, oltre a questo ci sono le mie condizioni famigliari, le quali non sono molto belle. Oggi grazie all'attacco ingiustificato senza preavviso da parte di Equitalia, mi ritrovo senza soldi e tra qualche giorno senza lavoro".
L'allevatore sostiene di aver avuto una sorta di pignoramento del conto corrente "e così il fallimento è certo" non potendo pagare i creditori. "La mia - aveva annunciato Dino Rossi - sarà una manifestazione pacifica". Di fronte ad Equitalia, avrebbe voluto scaricare letame maturo, privo di liquidi percolanti, "ma adatto a concimare le aiuole del Comune e quella davanti alla sede di Equitalia. Il letame - aveva aggiunto - serve per far capire che per le aziende agricole sono l'unico reddito rimasto". Poi, la dura risposta del Questore dell'Aquila.
Ora la terribile minaccia di farla finita. Appresa la notizia, Equitalia ha inteso precisare che "ha già provveduto a contattare il contribuente per offrirgli assistenza e per trovare insieme, sulla base della normativa vigente, la migliore soluzione possibile alla situazione di difficoltà in cui si trova".