Due avvisi pubblici volti a creare percorsi di sostegno al reddito, rivolti a famiglie indigenti e a persone sole.
Questa l’iniziativa attuata dall’assessora alle Politiche Sociali Emanuela di Giovambattista. Entrambi gli avvisi, con scadenza rispettivamente all’11 agosto e al 28 luglio, sono pubblicati sul sito internet del Comune dell’Aquila, all’indirizzo www.comune.laquila.it, pagina “avvisi”, sezione “Concorsi, gare e avvisi”, dove è possibile anche reperire la modulistica.
"L’incremento del fabbisogno di sostegno socio economico, rilevato dal settore, - ha dichiarato l’assessora Di Giovambattista - e confermato dalle numerose richieste di contributo ricevute nel corso dell’ultimo anno, ha determinato l’urgenza di concretizzare, attraverso le due iniziative, una prima e parziale risposta ai bisogni rilevati. Sono infatti circa 400 i nuclei familiari, comprendenti nel complesso oltre mille persone, in grave difficoltà economica e al di sotto della soglia di povertà, con reddito Isee per la maggior parte al di sotto degli 8mila euro annui, e pertanto in larga parte in condizioni di indigenza. Nelle more dell’approvazione del Bilancio di Previsione 2014, con la conseguente necessità di operare con le risorse disponibili e su limiti di spesa imposti dalla legge, data inoltre la cronica carenza di fondi, aggravata anche dalla situazione attuale nel Comune, l’Assessorato ha individuato, quale fascia di popolazione prioritaria, quella delle famiglie con minori, destinando al primo intervento 52mila euro, nell’ambito della 'Rete dei servizi di prossimità'".
I fondi verranno erogati in forma indiretta, "vale a dire, a titolo di esempio, mediante buoni acquisto o pagamento di utenze, attraverso piani di intervento messi a punto dal Servizio Sociale, in collaborazione con le associazioni che hanno aderito al progetto. Ulteriori16mila euro – ha proseguito l’assessore - sono stati destinati a cittadini soli e senza reddito. La scelta è stata determinata dall’estremo disagio riscontrato in questa tipologia sociale, in cui all’assenza di reddito, spesso si accompagna anche la mancanza di una di rete parentale e di sostegni sociali".
Purtroppo - sottolinea Di Giovambattista - in assenza di finanziamenti specifici nazionali e regionali, "il Comune, che si trova in prima linea nella gestione del rapporto con i cittadini, non ha alcuna possibilità di fornire risposte adeguate al fenomeno della povertà che peraltro, nel nostro territorio, si assomma alle conseguenze devastanti del sisma sul tessuto sociale ed economico. Come è noto infatti, negli ultimi anni, a fronte dell’innalzamento della percentuale di famiglie al di sotto della soglia di povertà, confermata da tutti i rapporti nazionali e locali, sono diminuiti ed in alcuni casi sono stati addirittura completamente tagliati, i finanziamenti ai Comuni per progetti specifici di inclusione sociale, in grado di sostenere l’azione dell’Ente".
"Ci stiamo pertanto facendo carico in prima persona del problema stanziando fondi nell’ambito delle nostre risorse, per fronteggiare le situazioni più gravi. Successivamente a queste prime risposte, al fine di cercare soluzioni più efficaci, l’assessorato è impegnato a reperire, nell’ambito del Bilancio di Previsione, ulteriori risorse che consentano di estendere i benefici a fasce sociali più ampie. Sottoporremo inoltre alla Regione, in vista della nuova programmazione del Piano Sociale, una proposta di rispristino dell’asse di inclusione sociale, o di soluzioni alternative, in modo da assicurare continuità nelle politiche di sostegno alle persone più bisognose. A livello territoriale, infine, - ha concluso l’assessore - siamo impegnati, attraverso diverse iniziative, quali la 'Rete dei servizi di prossimità', di cui uno degli avvisi costituisce attuazione, a fornire sostegno alle organizzazioni associative che, tanto faticosamente, gestiscono forme di aiuto diretto alle situazioni di povertà".