“Non sia solo una giornata di dichiarazioni spot, ma piuttosto un momento di riflessione nell’ambito di una più ampia programmazione che deve entrare appieno nell’agenda politica. L’acqua è un bene prezioso, un bene pubblico, che tale deve rimanere. Abbiamo davanti un’opportunità importantissima per ottimizzare e rendere efficiente il sistema: i fondi del Pnrr. L’Abruzzo, tra reti colabrodo, rubinetti a secco e società idriche in difficoltà, non può assolutamente permettersi di perdere questa occasione”.
Lo affermano, alla vigilia della Giornata mondiale dell’Acqua, che verrà celebrata domani, 22 marzo, il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Filctem Cgil Abruzzo Molise, Carlo Petaccia.
“La Giornata mondiale – sottolineano i due segretari – rappresenta sicuramente un momento di riflessione, ma un bene pubblico così importante deve essere al centro dell’agenda tutto l’anno”.
I problemi, in Abruzzo, si fanno sentire sempre di più. “La dispersione idrica, secondo alcuni studi, raggiunge valori superiori al 55% dell’acqua immessa in rete, dato che rende la regione maglia nera d’Italia. Si pensi poi ai sempre più frequenti problemi relativi ai serbatoi che rimangono a secco, non solo in estate, con tutto ciò che ne consegue per gli utenti. Oggi – osservano Ranieri e Petaccia – abbiamo davanti una opportunità importantissima: fare investimenti utili e di grossa entità grazie ai fondi del Pnrr. Su questa partita, già alla fine del 2020, avevamo evidenziato le necessità e le nostre proposte alla Regione, ma ad oggi non sappiamo come si stia affrontando questo tema. Ci piacerebbe sapere se i lavori siano stati appaltati o meno e se stiamo sfruttando questa grande opportunità. I lavori sono più che mai indispensabili per risolvere il problema della dispersione e per efficientare nel complesso il sistema idrico. Chiediamo alla Regione la massima trasparenza sull’argomento: illustrino i lavori previsti e il cronoprogramma degli interventi”.
“In Abruzzo – proseguono i sindacalisti – problemi e criticità riguardano anche le società di gestione della rete idrica, alcune delle quali interessate da importanti situazioni debitorie. Alle difficoltà preesistenti si aggiungeranno quelle dovute all’aumento dei costi energetici e delle materie prime, che inevitabilmente andranno a pesare in modo significativo sui bilanci. E’ il momento di concentrarsi sull’efficientamento energetico. Le società idriche devono garantire la qualità del servizio offerto, con tariffe calmierate per gli utenti, come già sperimentato in altre zone d’Italia e d’Europa”.
Nel sottolineare che “l’acqua è e deve restare un bene pubblico” e che “bisogna evitare in ogni modo di andare verso la privatizzazione”, i due segretari rivolgono un pensiero al popolo ucraino: “Sono sotto le bombe e sono anche senza acqua. Ovunque viene segnalata la sofferenza della popolazione per la mancanza di acqua. Ci auguriamo – concludono Ranieri e Petaccia – che si metta subito fine alle atrocità cui stiamo assistendo”.