Martedì, 15 Luglio 2014 14:16

E' caos anche sui Map: il Comune li vuole acquisire, ma non sa neanche il valore

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Non se ne esce. Ci sono voluti più di cinque anni, ma stanno venendo a galla tutte le immani difficoltà di gestione delle aree del Progetto Case e dei Moduli Abitativi Provvisori (Map).

E' noto che i complessi immobiliari costruiti dal governo Berlusconi e acquisiti dal Comune dell'Aquila stiano creando notevoli problemi di gestione, dalla manutenzione alla riscossione di fitti e bollette, tanto da porre Sindaco e due Assessori alla sbarra della Corte dei Conti, per un danno erariale milionario.

E' meno noto, invece, che i Map sul territorio comunale dell'Aquila non sono ancora stati acquisiti dal Comune che, di fatto, sta gestendo da tempo un patrimonio che ancora non è in proprio possesso. Ad aprile il Consiglio Comunale ha prorogato (per la seconda volta) per altri due anni la “dichiarazione di pubblica utilità” di Map e Musp (le scuole provvisorie) e a breve dovrà risolvere definitivamente la questione dell'acquisizione delle aree.

Oggi in Commissione Bilancio è arrivata la proposta di Giunta al Consiglio (datata 16 aprile 2014) con la quale si propone di acquisire le aree Map. Per ora, la proposta – presentata oggi dall'assessore al Patrimonio Alfredo Moroni e dalla dirigente del settore Enrica De Paulis – non è passata. Il presidente della commissione Giustino Masciocco ha rinviato la discussione. Vediamo perché.

L'amministrazione propone di acquisire i map, che rappresenterebbero un patrimonio del valore di 100 milioni di euro. Un cifra ingente che sarebbe inserita nel bilancio comunale. E' bene sottolineare che il valore del patrimonio comunale non può essere inserito in bilancio al fine di ripianare lo stesso, ma può essere fornito come garanzia verso terzi, come le banche. La cifra è stata fornita dal sito web del Dipartimento di Protezione Civile: "1263 è il numero di moduli abitativi per L'Aquila, di cui 160 donati", è scritto sul portale della Protezione Civile Nazionale. E' il numero che acquisirebbe il Comune, tolti i circa 30 map inagibili. Nella proposta di delibera, infatti, vengono esclusi dall'acquisizione i map dichiarati inagibili di San Vittorino – Cansatessa, Arischia, oltre a quello di Sant'Angelo di Tempera, utilizzato come centro di aggregazione sociale.

In altre parole, viene acquisito un patrimonio stimato di 100 milioni di euro, che però è il costo di costruzione dei Map dichiarato dalla Protezione Civile, e non il valore attuale ed effettivo degli immobili. In cinque anni, infatti, gli edifici sono stati vissuti, abitati, e risultano comprensibilmente usurati e in alcuni casi danneggiati. Inoltre il valore di ogni area Map varia in base alla posizione nella quale si trova e alle caratteristiche di costruzione.

Inoltre, è paradossale che l'amministrazione da un lato annunci in pompa magna di voler richiedere le carte per gli appalti del Progetto Case, perché “le ditte avrebbero costruito male gli edifici” e dall'altro voglia acquisire senza colpo ferire più di mille Map in base a una stima non attuale pubblicata su un sito web. E' un segnale (e non il primo) di bipolarismo amministrativo da parte della giunta Cialente.

C'è altro. Sembra piuttosto sovrastimata la cifra di 100 milioni di euro. Facendo un rapido calcolo approssimativo sui 1200 map da acquisire, verrebbe fuori la cifra di circa 83mila euro: il valore medio di un map. Ora, considerando che i moduli sono di 40, 50 e 70 mq, il valore che fuoriesce è di circa 1500 euro al mq. Più del doppio di quanto dichiarato oggi da De Paulis, che corrisponde a quanto scritto dalla Protezione Civile: "760 euro per mq è l'importo della fornitura a base di gara per un singolo Map", è scritto sul sito web del Dipartimento. La differenza tra i 100 milioni e il costo a metro quadro può essere spiegata – solo parzialmente – dall'acquisizione delle opere di urbanizzazione. Nella delibera, infatti, si propone di acquisire gli immobili provvisori e anche le opere di urbanizzazione ad essi collegati (il 20-30% in più, rispetto ai terreni sui quali sono state costruite le abitazioni). In questo caso, la metratura aumenterebbe e dunque diminuirebbe il costo per ogni metro quadro. E' bene evidenziare che i nostri calcoli sono approssimativi, considerando la grandezza media di un map di 55 mq, perché non ci è dato sapere – ad oggi – la metratura totale degli immobili. Un dettaglio dei valori, area per area, è stato richiesto dal consigliere di opposizione Angelo Mancini: questo è stato il motivo del rinvio della Commissione. Ma non solo, anche gli stessi revisori dei conti dell'Ente chiedono chiarezza sul valore del patrimonio da acquisire: "Tuttavia – si legge nella nota a margine del parere favorevole dell'organo di Revisione del Comune – il valore dell'acquisizione riportato in delibera di 100.000.000, non risulta suffragato da idonea documentazione e pertanto si invita l'Ente, prima di procedere all'inserimento del dato nel conto del patrimonio, di effettuare corretta procedura di valutazione degli stessi”.

A prescindere da metrature e calcoli, il dato annunciato dal Comune dell'Aquila è riferito a un forfettario costo di costruzione, che non tiene conto della posizione dei Map (che può far salire o scendere il valore attuale dell'immobile), dell'usura degli immobili e delle tre tipologie di costruzione.

Un altro aspetto interessante è quello degli espropri. Le pratiche di rimborso per gli espropri dei terreni sui quali sono state costruite le aree map sono in netto ritardo: sono state evase solo il 20% delle pratiche (rispetto al 70% delle aree Progetto Case), a causa dei ritardi nella valutazione dei terreni da parte dell'Agenzia del Territorio. A tal proposito, oggi l'opposizione ha anche chiesto le garanzie fideiussorie riguardo le aree Map, soprattutto alla luce degli errori commessi nell'acquisizione del Progetto Case, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa.

Insomma, il problema dell'acquisizione dei moduli abitativi provvisori giunge proprio nei giorni in cui è accesissimo il dibattito sulla gestione di immobili, fitti e bollette del Progetto Case. Alla luce della oggettiva difficoltà di gestione di un patrimonio così ingente, alcune domande sorgono spontanee: è necessario acquisire i Map? A quali condizioni? Qual è il potere contrattuale dell'amministrazione comunale su Map e Case?

A prescindere dalle risposte, una considerazione è doverosa: oggi Moroni - forse con un po' di superficialità - si è seduto al tavolo della commissione sicuro che la delibera di giunta dovesse effettuare semplicemente un passaggio pro forma. Al termine della seduta, non ha potuto che prendere atto delle richieste della commissione e del rinvio della stessa.

Ultima modifica il Martedì, 15 Luglio 2014 15:21

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