Giovedì, 17 Luglio 2014 08:55

Gaza, si attende l'attacco via terra di Israele. Giannangeli: "Istituzioni locali esprimano ferma condanna"

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Sarà 'tregua umanitaria', almeno per 5 ore. Alle 10 di questa mattina (ora locale), scatta un temporaneo 'cessate il fuoco' accettato da Israele e da Hamas con l’obiettivo di consentire l’ingresso di aiuti umanitari nelle zone interessate dal terribile attacco israeliano.

Mercoledì quattro bambini sono stati uccisi a Gaza, nel corso di un’incursione via mare. Le vittime, riferiscono fonti palestinesi, sono state colpite da proiettili provenienti dall’acqua, probabilmente da una motovedetta, mentre giocavano a calcio. Altri due bambini sono morti in un raid aereo che è costato sei vittime. In tutto, sono state uccise 23 persone nella sola giornata di ieri. E una volta terminata la tregua, secondo fonti di sicurezza di Tel Aviv, è "molto elevata" la probabilità che Israele lanci un’operazione di terra nella striscia. 

Una escalation terribile. "Oggi è il nono giorno di bombardamenti da parte del governo israeliano della Striscia di Gaza", si legge in una nota firmata da Simona Giannangeli, ieri in presidio con le 'Donne in Nero' a sostegno della Palestina. "2012 in questo momento il numero delle donne e uomini e bambine e bambini uccisi; 4 bambini sono stati uccisi ieri pomeriggio sulla spiaggia di Gaza City, mentre cercavano di disperdersi dopo un attacco israeliano; tra i 212 uccisi il più piccolo aveva 18 mesi. Anche l'Italia - sottolinea Giannangeli - sta contribuendo al bombardamento della Striscia di Gaza con i primi dei 30 aerei da guerra M-346 costruiti da Alenia Aermacchi (Finmeccanica) e venduti ad Israele, aerei che possono essere usati anche per l'attacco al suolo. L'attacco del governo israeliano contro la popolazione palestinese costituisce una grave violazione delle norme della legislazione internazionale, inclusa la Quarta Convenzione di Ginevra che vieta l’uccisione intenzionale di civili e le rappresaglie contro la popolazione civile da parte della Potenza occupante".

Ricordando le manifestazioni che si sono organizzate in tutta Italia, Simona Giannangeli ha lanciato un monito alle istituzioni locali e, in primis, al Comune dell'Aquila, "che alcuni anni fa aveva istituito l'Ufficio per la Pace con lo scopo di promuovere azioni politiche caratterizzate dal rifiuto della guerra". La richiesta: il Comune, esprima "la ferma condanna dell'operazione in corso nella Striscia di Gaza, denominata da Israele 'Confine protettivo', e assuma le determinazioni conseguenti per chiedere la cessazione dei bombardamenti".

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