Venerdì, 13 Maggio 2022 09:52

Flc Cgil: collaboratori scolastici pagano inadempienze Comune dell'Aquila

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La FLC CGIL della provincia dell’Aquila "accoglie e fa propria la preoccupazione e la rabbia del personale ATA, in particolare collaboratori e collaboratrici scolastiche, dell’Istituto Comprensivo Patini dell’Aquila che, a causa di incongruenze e di disservizi da parte dell’Ente Locale, si trovano a dover gestire un servizio mensa inadeguato alle strutture, ai numeri e alla qualità, svolgendo una mansione non prevista, con un maggior carico di lavoro rispetto a quello contrattualizzato".

Si legge in una nota firmata dalla segretaria provinciale Miriam Anna Del Biondo.

Per capire quanto accade è necessaria una premessa "che ha molto a che vedere - sottolinea Del Biondo - con due degli aspetti più significativi di cui la nostra OS si occupa: la ricostruzione dell’edilizia scolastica delle scuole aquilane e la difficoltà di lavorare con organici sempre più ridotti in spazi inadeguati. L'edificio che ospita la scuola primaria Mariele Ventre è l’unico ricostruito nel Comune dell’Aquila; ricostruito non grazie all’ormai fantomatico piano di ricostruzione post sismica delle scuole aquilane, ma sulla base di un progetto pre-esistente. E’ una scuola, dunque, ricostruita sulla base di numeri che non sono più attuali: quelli precedenti al 6 aprile 2009".

Comprensibilmente, dopo il sisma la distribuzione degli alunni e delle alunne nelle scuole del Comune dell’Aquila è cambiata a causa della diversa collocazione che hanno trovato le famiglie aquilane. "Ciò, nel caso della Mariele Ventre, ha comportato un notevole aumento di iscritti e di iscritte. Di conseguenza, l’edificio ricostruito con un progetto pre-esistente non risponde più adeguatamente ai numeri attuali. Questo ha comportato, tra l’altro, che molte classi della Mariele Ventre rimanessero nel MUSP in via Ficara che condividono con la scolaresca dell’inagibile Scuola dell’Infanzia di Cansatessa".

Nel MUSP in via Ficara il servizio mensa viene fornito con due diversi sistemi: la monoporzione per gli alunni e le alunni della Primaria (come anche per quelli ospiti nell’edificio principale ricostruito) e la multirazione per i bambini e le bambine della Scuola dell’Infanzia. "Più volte la Dirigente Scolastica ha chiesto che tali sistemi fossero allineati per almeno due ragioni: la qualità sicuramente migliore del cibo della multirazione che, trattandosi di cibo caldo, viene scodellato direttamente dagli operatori del servizio mensa e la difficoltà di dover impiegare i collaboratori e le collaboratrici scolastiche a svolgere un servizio di distribuzione dei pasti non previsto nel loro profilo. Questo, inoltre, sottrae tempo e risorse al lavoro ordinario che, in una scuola così grande e su più edifici, è già molto impegnativo, risentendo anche della graduale riduzione dell’organico del personale ATA a cui abbiamo assistito negli anni. La multirazione prevederebbe, anche da parte dell’azienda che fornisce i pasti nel Comune dell’Aquila, un aumento di personale, ma questo non è stato previsto nel rinnovo pluriennale della gara d’appalto, che ha mantenuto i numeri dei due anni in cui il Covid ha necessariamente previsto la monoporzione come misura per limitare le possibilità di contagio".

La preoccupazione più grande che esprimono i collaboratori, le collaboratrici e la Dirigente Scolastica riguarda la grande criticità che verrà a verificarsi il prossimo anno scolastico quando, con la fine dell’emergenza, le scuole perderanno il cosiddetto organico Covid e i numeri di diritto non saranno sufficienti a garantire un servizio adeguato. "L’organico Covid ha mostrato ampiamente che i numeri dell’organico del personale scolastico sono inadeguati alle reali esigenze delle scuole. Infatti, il disservizio del doppio sistema, dovuto anche, nel caso dell’edificio principale della Mariele Ventre, alla mancata attivazione da parte del Comune dell’Aquila del locale cucina, condizione essenziale per la multirazione, è stato in qualche modo tamponato dalla presenza di personale aggiuntivo che il prossimo anno non ci sarà più. E’ chiaro che, ancora una volta, ci troviamo di fronte a delle inadempienze del Comune dell’Aquila che pagherà il personale scolastico e che si accompagnano all’assenza di una progettazione sistemica, che è quello che forse questa città, che si avvia al rinnovo degli amministratori,dovrebbe pretendere per poter finalmente uscire dall’emergenza. Che non è solo quella sismica, né quella pandemica".

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