Venerdì, 20 Maggio 2022 08:26

Il papà di Tommaso a Repubblica: "Quella donna non ha colpa, pronti ad abbracciarla"

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"È stata una fatalità, una disgrazia. La madre dei gemellini non c'entra nulla, non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata. Si vede che il Signore aveva bisogno di un angelo e ha scelto Tommaso".

Parole di Patrizio D'Agostino, il papà del piccolo Tommaso, morto mercoledì nel giardino della scuola dell'infanzia Pile-Primo maggio, travolto da un'auto che, sfrenatasi, ha sfondato la recinzione che cingeva l'area verde.

D'Agostino, intervistato dal quotidiano La Repubblica, ha ribadito che se la donna che ha provocato la tragedia volesse fare visita alla sua famiglia la accoglierebbe in casa: "vivrà con questo peso per tutta la sua vita ed è giusto darle un abbraccio e farle sentire che abbiamo capito: si è trattato di una disgrazia, non di una sua volontà".

Poi, ha ricostruito quei drammatici momenti: "I pompieri erano riusciti a sollevare con il sistema ad aria quella macchina e il mio piccolo era steso lì, con gli occhi chiusi, pallido. C'erano tre dottori attorno a Tommaso, uno gli praticava il massaggio cardiaco e poi la manovra di Valsalva e poi ancora il cuore. Sono stati parecchio a provare qualsiasi cosa per mio figlio, non ho nulla da recriminare. Poi, dopo circa 40 minuti, credo, lo hanno caricato sull'ambulanza e portato al pronto soccorso dell'ospedale dell'Aquila. Speravo si riprendesse ma avevo la convinzione che fosse già morto. Era l'ultimo bambino rimasto lì e si vedeva che era esanime. Oggi posso dirle che spero che il mio cucciolo sia davvero morto sul colpo, all'istante, appena finito sotto quella macchina senza soffrire. Immaginarlo agonizzante e dolente, anche solo per un minuto, mi toglie il respiro".

Patrizio e Alessia, la mamma di Tommaso, avrebbero dovuto sposarsi in chiesa il 3 luglio, svela l'uomo nell'intervista a Repubblica: "È il giorno di san Tommaso. Abbiamo deciso che lo faremo in Comune, ci sposeremo per rispetto a Tommy, perché era una cosa che avevamo deciso proprio per lui, da credenti ci sembrava un dovere farlo per nostro figlio. Ovviamente la cerimonia in chiesa non la faremo. Non è una festa". 

Ultima modifica il Venerdì, 20 Maggio 2022 12:44

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