Sabato, 28 Gennaio 2023 14:37

Inaugurato l'Anno Giudiziario nel Distretto della Corte d'Appello dell'Aquila

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Il ricordo del magistrato abruzzese Emilio Alessandrini, ucciso a Milano il 29 gennaio 1979, ha aperto la cerimonia di inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2023 nel Distretto della Corte d'Appello dell'Aquila.

La Presidente Fabrizia Francabandera, nel corso della sua relazione, ha anzitutto toccato il tema dei Tribunali cosiddetti minori d'Abruzzo.

"È giunto il momento di una scelta definitiva" ha detto Francabandera parlando del futuro dei palazzi di giustizia di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano e rivolgendosi in maniera diretta al nuovo Esecutivo.

"Un tema - le parole della Presidente della Corte d'Appello dell'Aquila - che incide sulla funzionalità e sulle prospettive di ben dodici uffici della nostra piccola Regione, tra Tribunali e Procure, tra accorpanti ed accorpandi".

"Finora si è deciso di non decidere - ha proseguito Francabandera - molte le proroghe, tutte senza alcuna scenario di programma al quale lavorare. Nel frattempo lo stato di precarietà in cui da anni si lavora è un fattore oggettivo di inefficienza".

"Tanto più - ha dichiarato ancora Francabandera - a seguito della scelta ministeriale, francamente incomprensibile, di azzerare le piante organiche del personale amministrativo ma non quelle dei magistrati, con problematiche gestionali quotidiane che chi lavora negli uffici conosce bene".

Dell'importanza di riuscire a garantire la cosiddetta "giustizia di prossimità" ha parlato anche Enrico Aimi, intervenuto in rappresentanza del Consiglio Superiore della Magistratura.

“Auspichiamo - un passaggio dell'intervento di Aimi - come espressamente indicato nella recente relazione alle Camere del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che la riforma della geografia giudiziaria mantenga operative le sedi distaccate di Avezzano Sulmona, Lanciano e Vasto, onde consentire quella che viene chiamata giustizia di prossimità vicina alle esigenze di quelle comunità".

L'inaugurazione del nuovo Anno Giudiziario è stato naturalmente anche momento per fare il bilancio dell'attività svolta nel Distretto della Corte d'Appello dell'Aquila.

Un bilancio tutto sommato positivo e che, guardando ai carichi di lavoro registrati nei Tribunali e in Corte d'Appello durante lo scorso anno giudiziario, conferma la ripresa post emergenza sanitaria del sistema giustizia in Abruzzo.

Un Abruzzo che, seppur a macchia di leopardo, continua anche ad erodere l'arretrato.

Una strada che la Presidente Francabandera ha definito "forse troppo lenta, ma l'unica possibile con gli strumenti e le risorse legislative dello scorso anno".

Restano delle scoperture di organico.

Manca il 26% del personale amministrativo e il 14% di quello relativo ai magistrati.

Per quello che concerne il sistema delle carceri abruzzesi, è in aumento del 7% il numero dei detenuti, con criticità più volte esposte riguardo i penitenziari di Sulmona e L'Aquila.

Sul fronte dei reati commessi, nel Distretto della Corte d'Appello dell'Aquila scendono da 25mila a 24mila ed è stato posto l'accento sul calo sostanziale degli omicidi: -90% rispetto a qualche decennio fa.

In aumento, invece, i reati violenti commessi da minorenni.

E parlando di giustizia minorile, la Presidente della Corte d'Appello Francabandera ha messo in luce una anomalia tutta aquilana.

Si tratta dell'esistenza, in città, di una struttura detentiva nuova, mai aperta e da anni in abbandono.

Tra l'altro vicina agli uffici minorili e che potrebbe rientrare in un progetto di cittadella giudiziaria minorile troppo frettolosamente abbandonato in passato.

"Su questo - ha affermato la Presidente della Corte d'Appello dell'Aquila Fabrizia Francabandera - richiamiamo l'attenzione del Ministero".

Ultima modifica il Sabato, 28 Gennaio 2023 14:52

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