Martedì, 28 Ottobre 2014 16:03

SismAq: l'immenso patrimonio da oggi è arricchito dalle foto di Giorgio Stockel

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Sismaq festeggia il suo quarto compleanno. Il Sistema Informativo Sisma Memoria L'Aquila - ideato e aggiornato dalla Deputazione di Storia Patria dell'Aquila - è un archivio sterminato di documenti scritti, audio e video sul terremoto del 2009. Stamane, nei locali della Biblioteca Provinciale "Salvatore Tommasi" a Bazzano, si è svolto un incontro per presentare gli ultimi aggiornamenti del portale web.

In occasione del quarto anniversario di Sismaq è stata presentata una donazione prestigiosa che arricchirà l'archivio fotografico del progetto: l'ingente materiale fotografico di Giorgio Stockel

Stockel arriva all'Aquila nel 1971, anno durante il quale inizia ad insegnare nella Facoltà di Ingegneria. In quegli anni si sta per chiudere il piano regolatore generale (tuttora vigente) e l'ingegnere decide di intraprendere un percorso articolato di fotografia dei documenti della città e, successivamente, di ogni angolo della stessa. Ne nascono migliaia di scatti, racchiusi in tre pubblicazioni. Molte delle foto sono state donate oggi, in formato informatico, all'archivio di Sismaq: "Da decenni - ha affermato il professore nel corso dell'incontro - voglio mostrare l'immagine reale, concreta e visibile di quel che era e che è la città. L'immagine spiega molto di più di mille parole, perché ne è inequivocabile l'essenza".

Sismaq è composto da diverse categorie. Tra loro ci sono le gallerie fotografiche, che comprendono anche archivi privati e che arrivano a più di 50mila foto sul terremoto aquilano; la rassegna stampa, invece, include oltre 42mila articoli (ad oggi) in formato .pdf di decine di testate locali, nazionali e internazionali; ci sono anche circa 3.200 video sul sisma del 2009, mentre i titoli di pubblicazioni archiviati nell'apposita sezione della biblioteca tommasiana arrivano al ragguardevole numero di 293.

A fare gli onori di casa è stata la direttrice della Biblioteca Maria Concetta Ruffo, che non ha mancato di sottolineare quanto sia inidonea, a quasi sei anni dal terremoto, la localizzazione dell'ente: "Non possiamo che essere felici di ospitare iniziative del genere - ha evidenziato Ruffo - nonostante siamo in questa landa desolata, un'area che avrebbe dovuto diventare polo culturale e invece è rimasta zona industriale, dove non passano neanche gli autobus".

"Ad oggi - ha evidenziato Marco Fanfani, presidente della Fondazione Carispaq, sostenitrice di Sismaq - le pubblicazioni sul terremoto sono oltre 250. Un numero impressionante. Sismaq è importante non solo come memoria storica e archivistica, ma perché è lo scalfire degli impegni rispettati o meno, nell'ambito della ricostruzione".

"Stockel ha documentato ogni angolo della città - ha dichiarato Errico Centofanti - un lavoro svolto tra gli anni '70 e '80 incredibile: prima delle sue impressioni fotografiche noi non conoscevamo l'aspetto plastico dell'Aquila, ma solo quello piatto, attraverso le mappe. Ha immortalato di fatto ogni angolo della città".

Sismaq è un progetto della Deputazione di Storia Patria, presieduta dallo storico Walter Capezzali, coordinato da Stefania Liberatore e cui lavora, con aggiornamenti costanti del portale, Daniele Perruzza, che nel corso della presentazione di oggi ha illustrato il funzionamento e l'importanza del progetto Sismaq.

Un ingente patrimonio che, da oggi, si impreziosisce delle fotografie scattate nei decenni all'Aquila da Stockel, a palese testimonianza di una città cambiata nell'arco degli anni, e destinata a mutare nei prossimi.

Ultima modifica il Martedì, 28 Ottobre 2014 16:34

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